S. Marinella. Spiagge libere “cardio protette” sempre più riqualificate e sicure

SANTA MARINELLA – “Spiagge libere ‘cardio protette’ sempre più riqualificate e sicure. Questo grazie ad un innovativo sistema attivato dalla Santa Marinella Servizi e dall’Amministrazione comunale”.

Lo comunicano il direttore generale della Sms Ing. Bartolomeo Bove e il Sindaco Pietro Tidei.

“Per la prima volta infatti – spiegano Bove e Tidei – il personale di assistenza che opera sulle tre spiagge libere, della Toscana del castello di Santa Severa e dell’ex Colonia Marina di Santa Severa, è stato abilitato dopo aver seguito un corso di formazione svolto da personale sanitario qualificato all’uso corretto di un defibrillatore. Su ognuna di queste tre spiagge, sempre a cura della Santa Marinella Servizi, sono stati apposti dei cartelloni informativi che invitano anche i bagnanti in caso di emergenza ad attivarsi e nel caso a chiamare subito il 118. Qualora fosse necessario in attesa dei soccorsi utilizzare il defibrillatore, le operazioni sono molto semplici: essendo un apparecchio di ultima generazione una volta posizionato su di una persona colta da malore e incosciente è perfettamente in grado di stabilire se si tratta di un problema di arresto cardiaco o meno e quindi di procedere per riattivare il battito. “Si tratta di casi limite ma, comunque la presenza dei defibrillatori può rappresentare solo un valore aggiunto in termini come detto di sicurezza e fruibilità dei lidi, anche quelli non in concessione di Santa Marinella. Mi sembra evidente che dopo le numerose opere di riqualificazione delle spiagge libere, opere mai compiute in oltre 50 anni e anche con la presenza, per ora sperimentale di un tratto di arenile destinato con una passerella sulla sabbia ad ospitare anche le persone disabili che non deambulano di avere dimostro grande attenzione a tutte le fasce della popolazione residenti e dei villeggianti, questo per andare incontro anche alle esigenze di quanti non possono o non vogliono usufruire delle spiagge in concessione o degli stabilimenti balneari privati ma non per questo non debbono avere dei servizi”.