S. Marinella. Non si ferma l’opposizione del Comitato alla distruzione del Convento della Immacolata, ricorso al Vaticano

SANTA MARINELLA – Nei giorni scorsi, dopo che numerosi cittadini hanno ravvisato il principio di essiccazione degli arbusti in prossimità di via Giunone Lucina ed altri hanno avvertito dei fortissimi rumori per lavori interni al Convento, il Comitato per la Salvaguardia del Convento della Immacolata ha prodotto un ricorso gerarchico, per ottenere una pronuncia formale del Vaticano, che scavalca – di fatto – l’autorita? dei francescani. Questo perché alla remostratio inviata più di un mese fa sia l’ordine dei frati conventuali che agli acquirenti – nella quale veniva affermata l’inopportunità della compravendita – nessuno ha dato risposta. Motivo per cui il Comitato ha deferito il caso all’autorita? superiore, che e? quella del Dicastero vaticano competente.

“Pur non comprendendo questa cinica ostinazione a non voler ascoltare le molteplici motivazioni di ordine religioso, culturale, sociale, culturale e ambientale – commenta in una nota il Comitato – gli attori di questa vicenda continuano a ritenere che rasare a zero chiesa, convento e parco per edificare dieci palazzine quadrifamiliari, che potrebbero anche incidere sul quadro idrogeologico della zona, sia qualcosa di assolutamente pacifico”.

Il Comitato si augura ovviamente che il ricorso vada a buon fine e che per tale ragione ci sia l’obbligo di riaprire la chiesa con divieto di venderla. “Nel caso in cui non si raggiungesse appieno l’accoglimento del ricorso – prosegue il Comitato – si potrà ottenere comunque un decreto della Congregazione, che si potrà impugnare davanti alla Segnatura Apostolica in un processo giudiziale. Insomma, un sentiero molto ma molto lungo, irto di ostacoli e che di certo non depone a favore di chi pensa di fare o di aver fatto un buon investimento immobiliare”.

Il Comitato sta comunque organizzando altre iniziative politiche e comunicative “per impedire uno scempio che non potrà essere mai perdonato, dalla legge umana o da quella divina”.