SANTA MARINELLA – Il Consigliere delegato ai tributi e finanze Emanuele Minghella (nella foto), replica all’opposizione in merito alle accuse pervenute su Tares e al Consorzio Medio Tirreno.
“A fine Settembre – afferma Minghella – abbiamo approvato in Giunta lo schema di bilancio previsionale 2013, dove una delle voci di entrata era il tributo Tares; sempre più gli organi preposti governativi, modificano in corso d’opera leggi, decreti, emendamenti e siamo sempre a rincorrere l’ultima variazione. Come già risposto al consigliere Andrea Bianchi in fase di Consiglio Comunale, successivamente vi è stata la possibilità di poter scegliere se continuare in Tares o tornare a Tarsu.
Questa variazione avremmo potuta portarla in fase di assestamento eventualmente, ma molto probabilmente, la nostra minoranza fa solo del puro populismo, poiché avrebbe potuto verificare che con decreto DPCM del 10/10/2013 a seguito del parere della Conferenza Stato-Regioni del 25/09/2013 il nostro Comune è stato obbligato a costituire il ‘fondo di solidarietà’ per circa 2.700 mila euro, soldi versati dai nostri concittadini che possono essere utilizzati dallo Stato Centrale a suo piacimento e che non permettono, in questa fase, una riduzione delle entrate. Voglio ricordare che questa Amministrazione ha già compensato il maggior incasso della Tares con la riduzione dell’Imu sulle seconde case. Capisco bene che è più facile cavalcare l’onda dell’aumento del tributo Tares, dei problemi della Raccolta Differenziata, ma bisogna render conto ai tecnicismi di bilancio e agli obblighi che ogni anno sono sempre più tardivi”.
“Sulla vicenda Medio Tirreno – continua Minghella – invito i consiglieri di Opposizione, prima di scrivere mie teoriche falsità sui propri blog, di interrogare direttamente il sottoscritto e non attraverso scritture giornalistiche. Sono ad avvisare che questa Amministrazione è tutt’altro che immobile sulla vicenda. Abbiamo infatti preso in mano la questione appena insediati, incontrando più volte il Medio Tirreno e cercando di trovare la miglior soluzione e soprattutto la meno onerosa per i cittadini. Fermo restando che tutti gli importi che vengono imputati a nostro carico sono appostati a bilancio con partite di giro a carico di ACEA, la quale, dal 2006 anno in cui il servizio idrico e fognature è passato sotto la sua competenza, oltre al normale canone di gestione, veniva certificato che tutto ciò era di competenza dell’Ente fino al quel momento, passava alle loro competenze, tra cui il Medio Tirreno. Per questo motivo abbiamo appena avviato le procedure di citazione per far riconoscere questi crediti che ammontano alla somma largamente superiore a quanto dovuto al consorzio stesso, al fine non solo di recuperare questi debiti, ma l’intero maturato dal 2006 ad oggi. Questa amministrazione – conclude Minghella – ha preferito non dover pagare ulteriori spese di contenzioso, transando, laddove possibile, con il Medio Tirreno e non lasciare per il futuro incombenze di questo tipo”.
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