S. Marinella. Il Prc: “Non ti far fregare, il 27 vai a votare!”

SANTA MARINELLA – Rifondazione Comunista invita i cittadini a recarsi a votare per il referendum consultivo del 27 marzo, presso il palazzetto dello sport di S. Marinella.

“I 5 beni pubblici su cui dobbiamo pronunciarci – affermano dal PRC – rappresentano i gioielli di famiglia, “ossigeno” per le casse comunali. Nei 50 minuti di solitaria arringa su “Talk in the City”, il Sindaco ha affermato che lo stabilimento della ”Perla” è sempre stato gestito da privati, omettendo di specificare che i bandi annuali fruttano 350 mila euro l’anno al Comune, risorse a cui con il project rinunceremo per vent’anni. Altra omissione riguarda i ca. 200 mila euro che il Cimitero incassa ogni anno. Cosa può fare il Comune con questo mezzo milione di euro annuale di introiti? Tanto per cominciare potrebbe liberare i loculi in scadenza (cinquantennale e venticinquennale), ottimizzare le sepolture a terra, innalzare i loculi in cemento; esattamente quello farà il privato quando entrerà in possesso del Cimitero esistente, visto che per l’ampliamento non esiste ne esisterà alcuna autorizzazione regionale. Si potrebbe procedere inoltre ad una prima trance di lavori di manutenzione della passeggiata, abbandonata dalla presente amministrazione e anche da quella passata, entrambe negligenti, malgrado gli allarmi ad intermittenza sul rischio crollo della struttura. Anche la passeggiata e un bene soggetto a vincoli storico-architettonici per cui le avveniristiche infrastrutture ventilate sono totalmente irrealistiche. La favola che il Comune non sia oggi nella condizione di accendere mutui è smentita dal mega-mutuo acceso per l’acquisto della nuova sede comunale in via Cicerone (ex benedettine)”.

“L’iter referendario – prosegue il PRC – prima ancora di essere concluso, ha già inciso su due dei cinque quesiti referendari: le strisce blu e la farmacia Comunale non saranno oggetto di esternalizzazione ma saranno affidati alla Multiservizi. Il Sindaco ha dovuto ammettere che la Farmacia non è in perdita e che la sua esternalizzazione è attualmente sospesa. Malgrado la pessima gestione da parte del Comune, non imputabile né ai farmacisti e nemmeno al personale impiegato al banco, la farmacia comunale frutta 70 mila euro l’anno, cifra che dovrebbe finanziare i servizi sociali. Rispetto l’area l’ex fungo, molte sono le perplessità sul fantomatico parcheggio multipiano e sul centro commerciale di cui nessun esercente del centro avverte la necessità, mentre per tutti prioritaria sarebbe una piazza, magari alberata. I project non hanno alcuna giustificazione finanziaria anzi, sono finanziariamente controproducenti; la loro ragione è puramente ideologica: favorire la gestione privata di beni pubblici, specie se a resa. Vengono definiti “project” cessione di beni belli e pronti, avviati economicamente, su cui il privato deve solo cambiare l’insegna. La perdita per la collettività è talmente abnorme da aver spinto 1400 cittadini a sottoscrivere ognuno dei 5 quesiti. Senza questa mobilitazione le privatizzazioni sarebbe state fatte nel silenzio. Aver acceso i riflettori sui project ha dato talmente fastidio da provocare in chi amministra reazioni al limite dell’isteria”.

“Ci chiediamo – concludono dal Prc – come ci si possa fidare di chi non solo scoraggia la partecipazione democratica ma dimostra per essa l’assoluto disprezzo. La miglior risposta a chi vuole comandare indisturbato è disobbedire ed andare a votare 5 NO!”.