S. Marinella. Il Paese che vorrei: “Parcheggi a pagamento: una storia tragicomica”

SANTA MARINELLA – Dal Movimento civico “Il Paese che vorrei” riceviamo e pubblichiamo:

“In occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo votato l’11 maggio scorso i consiglieri di minoranza Calistri, Casella e Fiorucci, auspicavano la restituzione ai cittadini di parte del risultato – 1 milione e 200 mila euro di avanzo – a favore dei cittadini che con i loro sacrifici hanno permesso di raggiungere. E suggerivano di partire proprio dalla partita dei parcheggi a pagamento.
Invece la doccia fredda di un aggravio delle condizioni di pagamento che non esentano nessuno e della beffa dell’estensione delle strisce blu a tappeto su tutta S. Marinella, nei posti più improbabili e davanti a studi medici e al Bambin Gesù.
Questa dei parcheggi a pagamento è una storia nata male. Prima come project financing: la gestione sarebbe dovuta essere stata affidata a una ditta esterna che avrebbe preso i proventi derivanti da auto parcheggiate sulle strade della città che sono bene comune dei cittadini. Poi, anche grazie alle pressioni dell’opposizione, viene affidata alla Multiservizi, società in house del Comune. A fronte della gestione delle strisce blu per l’anno 2021, la Multiservizi consegna al Comune la cifra stabilita di 350.000 € e permette così alla maggioranza di annunciare con toni trionfanti l’avanzo di bilancio. Senza però preoccuparsi che con quella operazione la Multiservizi va in rosso di 79.871 €.
L’introito previsto è stato sopravvalutato?
Invece di retrocedere il Comune insiste. La Multiservizi nel corso dell’anno 2022 dovrà raccogliere 350.000 € più il resto per colmare il disavanzo.
Intanto il servizio di disegnare strisce blu viene affidato ad una ditta esterna, che sbaglia clamorosamente forse perché non conosce la città o perché va di fretta o perché inadeguata. Perché viene chiamata una ditta esterna? La Multiservizi non è in grado di gestire l’operazione?
È un disastro che mette in ridicolo la società sulla quale, ingenerosamente, membri dell’amministrazione riversano ogni responsabilità.
Tutto all’insegna dell’improvvisazione con l’aggravante della totale mancanza di un piano per migliorare la viabilità e il trasporto urbano, a cui invece i proventi dei parcheggi a pagamento vanno dedicati.
L’operazione “strisce blu” si rivela per quello che è sempre stata: una mera operazione per fare cassa, niente di più. Fatta con l’arroganza di chi crede che tutto gli sia possibile. Ma ora i cittadini sono stanchi!”.

Il Paese che vorrei