S. Marinella. Distanziamento e liberazione: l’ANPI festeggia il 25 Aprile

SANTA MARINELLA . Dall’ANPI Santa Marinella riceviamo e pubblichiamo:

Quello del 2020 sarà un 25 aprile che non dimenticheremo facilmente. Il 75° anniversario della liberazione dalla dittatura nazi-fascista è coinciso con il periodo più triste, che si ricordi dalla fine della guerra. Un periodo che bruscamente ci ha dimostrato che la libertà, regalataci con la loro lotta e la loro resistenza dai partigiani, non è un valore da considerare scontato. Da diverse settimane, infatti, facciamo i conti con la perdita della libertà di circolare, di studiare, di lavorare e ci rendiamo conto di quanto importante siano per noi i diritti conquistati in quei giorni drammatici di 75 anni fa. Le numerose testimonianze di chi partecipò e contribuì alla liberazione, ci risultano ora molto più comprensibili e vicine.
Proprio per questo, come tutti gli anni ma con ancora più sentita e rinvigorita passione, nel più totale rispetto delle indicazioni sul distanziamento sociale, la sezione ANPI di Santa Marinella “Antonio Margioni” ha presenziato alla cerimonia tenutasi presso il monumento ai caduti, rappresentata dal proprio presidente dottoressa Marinella Elia, deponendo un mazzo di fiori in nome di tutti gli iscritti.
Senza avventurarci in pericolosi e inutili paragoni tra il 25 aprile 1945 e quello del 2020, riteniamo estremamente drammatica l’odierna pandemia ma consideriamo totalmente disumana e ingiustificabile ogni forma di dittatura che tenda ad annullare la dignità di essere uomo, diritto inalienabile e alla base della nostra meravigliosa Costituzione che lo spirito della resistenza ci ha lasciato in dono.
Ed è proprio quello spirito a rappresentare il dono più importante. La voglia di non soccombere alle ingiustizie, di ribellarsi e di dire no ai soprusi, di reagire e di rinascere liberati e più forti davanti a un nemico che appare invincibile. Quella voglia e quello spirito propri della resistenza dovranno guidarci in questo periodo terribile, per tornare a batterci e cercare di migliorare la nostra società e renderla più simile a quella che i padri costituenti avevano sognato e immaginato priva di ingiustizie e disuguaglianze.
Nel 1945 tantissimi ragazzi e ragazze, uomini e donne, di tutte le classi sociali, di diversa appartenenza politica, lottarono per garantire che mai più niente e nessuno avrebbe potuto calpestare la dignità dell’essere umano. Ricordiamo il loro esempio e prendiamolo come spunto per ripartire, quando sarà possibile, a costruire un mondo migliore basato sulla libertà, la fratellanza, la solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Prendiamo spunto dallo spirito della resistenza e ricordiamo sempre l’esempio che ci hanno dato gli eroi del 25 aprile 1945.
Se questo mondo è un posto migliore, lo dobbiamo solo ed esclusivamente a loro! W il 25 aprile, w la liberazione. Ora e sempre resistenza!”.

ANPI Santa Marinella