“Quer pasticciaccio brutto der palio di Allumiere”

ALLUMIERE – Dal Consigliere comunale di LeU/Art. 1, Simone Ceccarelli, riceviamo e pubblichiamo:

“Il comunicato congiunto dei presidenti di contrada, emanato in seguito all’ufficialità dell’annullamento del palio, è quanto di più condivisibile ci possa essere sulla questione. Da tempo ho provato a cercare di far abbandonare all’amministrazione Pasquini l’ostinazione di insistere su quello che tutti sapevano si sarebbe rivelato un binario morto, fornendo un’alternativa che, per quanto anch’essa difficile da realizzare, avrebbe avuto il vantaggio di non creare false aspettative e soprattutto di non far partire inutilmente la macchina del palio facendo lievitare le spese di gestione per le contrade. Proponevo, infatti, di concentrare gli sforzi nella valutazione di un palio straordinario, qualora le condizioni lo avessero potuto permettere, anziché nell’ostinarsi a voler fare per forza una brutta copia di un palio, riservato a pochi eletti, tanto per poter dire di averlo fatto. Che il palio non si svolga per la seconda volta consecutiva è un dispiacere per ogni allumierasco, ma era chiaro che, così pensato, non si sarebbe potuto gestire l’evento in sicurezza, non tanto dentro la bolla protettiva, ma immediatamente fuori. Il palio non è una manifestazione festosa e basta, il palio scuote emotivamente e coinvolge i contradaioli ai massimi livelli, ed è impensabile immaginare che tutti i contradaioli esclusi dalla piazza si sarebbero gustati il palio comodamente da casa in streaming. Per tanto così, ci sono già le Olimpiadi, il palio è un’altra cosa. Il più che prevedibile esito, dunque, non poteva che essere questo e per l’ennesima volta ci troviamo di fronte alla delegittimazione della politica da parte di questi amministratori. Se sulle dimissioni del sindaco ci si esprime solo dopo che si sarà espressa la magistratura, sul palio si decide dopo le indicazioni dell’ASL e così via, viene da chiedersi a cosa servano un sindaco e un’amministrazione se non sono in grado di esercitare il ruolo politico che i cittadini hanno attribuito loro. Tanto vale mettere al loro posto un funzionario. La verità è che questa amministrazione è politicamente ormai al capolinea da parecchio tempo, e la cosa più giusta da fare adesso sarebbe quella di rassegnare le dimissioni, per inadempienza politica, e lasciare la gestione del Comune a chi sa come farlo”.

Simone Ceccarelli – Consigliere Comunale (LeU/Art.1)