VITERBO – Controreplica del Presidente della Provincia di Viterbo, e Sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, al primo cittadino di Civitavecchia Antonio Cozzolino e all’Assessore all’Ambiente Alessandro Manuedda sulla centrale Enel di Torre Valdaliga Nord. Oggetto del contendere le nuove prescrizioni richieste e ottenute dal Comune civitavecchiese dopo la riconversione a carbone dell’impianto. “La Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) – afferma Mazzola – è una procedura tecnico-amministrativa di verifica della compatibilità di un progetto finalizzata all’individuazione, descrizione e quantificazione degli effetti che lo stesso potrebbe avere sull’ambiente. L’azione preventiva sta alla base, quale migliore politica per evitare, fin dall’inizio, l’inquinamento e le altre perturbazioni anziché combatterne successivamente gli effetti. Secondo fonti di stampa, il Ministero dell’Ambiente avrebbe rielaborato le prescrizioni scaturite dalle indicazioni VIA, per la centrale elettrica di TVN, con interventi da parte di Enel a favore del solo comune di Civitavecchia. Il tutto all’insaputa dei comuni firmatari dell’accordo quadro sottoscritto, dopo infinite battaglie, da regione Lazio, provincia di Roma e dai comuni di Civitavecchia, Allumiere, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa.
L’accordo, già previsto nella VIA del 2003, scardinava, tra l’altro, il monopolio gestionale della città di Civitavecchia, fino a quel momento unica fonte decisionale e autorizzativa del nuovo impianto a carbone. Se così fosse sarei io a rimanere allibito perché verrebbero azzerati mesi di trattative ed annullate le rivendicazioni dei cittadini dei territori limitrofi. Nel 2008, si riconosceva finalmente pieno diritto ai comuni confinanti di diventare soggetto attivo e prendere parte alle decisioni che, in tutta evidenza, riguardavano un comprensorio che non corrispondeva più solo ai limiti geografici della città di Civitavecchia. Le ricadute dell’opera non si fermavano certo, come non si fermano ora, al suo confine. Il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino e l’assessore Alessandro Manuedda avevano promesso di spegnere la centrale a carbone di TVN. Ora hanno chiesto la sostituzione delle prescrizioni non ottemperabili, per sistemare parchi cittadini, le reti idrica e fognaria, per interventi sul trasporto pubblico locale, nel rispetto della salute dei cittadini e per il miglioramento della qualità della vita dei civitavecchiesi. Non sono queste “compensazioni”? In che modo le vogliono chiamare? Non rigirino la frittata e non tentino una ridicola arrampicata sugli specchi. Occorrerebbe avere un po’ di coraggio per chiamare le cose col loro nome.
“Forse – conclude Mazzola – è qualcun altro che finge di non comprendere volutamente dei passaggi importanti. Qualcuno che oggi è disponibile a trattare con Enel, da sempre considerato “il diavolo”, per rimettere a posto Civitavecchia. Non è forse il signor Manuedda, ora divenuto assessore, la stessa persona che veniva a “strillare” a Tarquinia mentre nella sua Civitavecchia se ne sta quieto “come un agnellino”? Oggi come assessore all’ambiente, insieme al sindaco Cozzolino, avrebbero il potere di spegnere la centrale, invece, per tutta risposta, chiedono di cambiare le prescrizioni della VIA, per realizzare opere pubbliche, mascherando la realtà. Nessuno si preoccupa dello sviluppo delle fonti rinnovabili e della ricerca scientifica. Un po’ di studio ora sì che sarebbe necessario! Il Comune di Tarquinia ha investito nell’acquisto di macchinari per l’ospedale, nella ricerca scientifica, con l’istituzione del registro dei tumori, nei servizi sociali, ed ha realizzato anche importanti opere pubbliche. La VIA si cambia insieme al territorio e non con un atto unilaterale a vantaggio di un solo comune. È inaccettabile quello che stanno tentando di fare e farò quanto in mio potere per oppormi. Non ho nulla da temere!”.