Marina Cozzi, presidente del “Comitato Zero Rifiuti Ladispoli” non fa sconti a nessuno, neanche il concomitanza della feste pasquali. Nel suo mirino i quasi inesistenti sviluppi sulle politiche ambientali del comune di Ladispoli. “Ebbene si – dichiara Cozzi – anche questa festa sta per passare ma di iniziare il porta a porta ancora non sene parla. Sembra quasi una maledizione questa che attanaglia l’amministrazione di piazza Falcone, incapace di superare gli ostacoli che si frappongono al tanto atteso inizio. Certonon possiamo non essere d’accordo con il delegato Crimaldi che qualche giorno fa, dallecolonne di un noto quotidiano romano, denunciava l’inizio della raccolta differenziata masolo come uscita monetaria dalle casse del comune. In buona sostanza il consigliere haspiegato ai cittadini che dal 7 gennaio, essendo stato firmato il contratto tral’amministrazione di ladispoli e la ditta Massimi, quest’ultima ha il diritto di percepire ilcanone dovuto per i servizi legati alla raccolta differenziata porta a porta pur noneffettuandola di fatto. Attenzione però, la colpa non è della ditta che sarebbe pronta ad effettuare la raccolta differenziata ma che non può iniziarla in quanto deve cominciare prima la campagna di informazione ai cittadini sulle modalità con cui sarà effettuata la stessa”. “Non sta al nostro Comitato stabilire di chi siano le colpe – conclude Cozzi – di fatto rimaniamo anche noi vittime di questa situazione paradossale in cui le uniche certezze sono i 14.000 euro al giorno in meno nelle nostre casse per pagare un porta a porta inesistente e tanta ma tanta monnezza in più, con in aggiunta il rammarico che anche 64^ sagra del carciofo è passata senza la raccolta differenziata.”
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