Ladispoli. Una petizione per potenziare i Consultori famigliari

LADISPOLI – Promossa e organizzata dal Coordinamento Donne Resistenti, prende il via la petizione popolare per valorizzare e potenziare i Consultori Famigliari di Ladispoli e di Cerveteri.

L’appuntamento è per domenica 10 marzo a Ladispoli in Piazza Rossellini dalle ore 10 alle 13. Appuntamento preceduto l’8 marzo dal banchetto al mercato di Cerveteri. Le volontarie del Coordinamento saranno a disposizione del pubblico per spiegare nel dettaglio come ottimizzare le prestazioni sociosanitarie di queste preziose strutture di base adeguandole alle linee guida regionali a fronte delle carenze esistenti.

Due ‘beni comuni’ per tutti e specialmente per le donne, che funzionano con un esiguo numero di operatori, che ringraziamo, ma che vanno decisamente migliorati anche a fronte della crescita del territorio – spiegano dal Coordinamento Donne Resistenti – La raccolta firme, indirizzata alla Regione Lazio, alla ASLRM4 e ai Sindaci dei Comuni interessati, parte in coincidenza con l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Una data istituita per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo e tristemente in Italia al tempo delle ‘tempeste emotive’ del DDL Pillon e dei tentativi di snaturare questo momento importante di riflessione come una festa commerciale. Il Coordinamento festeggia l’8 marzo nello spirito in cui è nato e dedica il proprio impegno con la parola d’ordine ‘Difendiamo i nostri Consultori Familiari’ ad una migliore qualità della vita dell’intera comunità. Unitevi a noi, al nostro manifesto, in questa battaglia di civiltà: “Firma e difendi i tuoi Consultori. Chi siamo? Il Coordinamento Donne Resistenti. Cosa facciamo? Presentiamo una petizione per tutelare i servizi per il territorio fondamentali per il benessere e la salute delle persone. Come: chiediamo il ripristino dell’organico e lo sviluppo delle attività di cura e prevenzione.”