Ladispoli. Servizio idrico, il Pd: “Il Comune si opponga in tutti i modi al Commissario”

LADISPOLI – Dal Circolo del Partito Democratico di Ladispoli riceviamo e pubblichiamo:

“La mancanza negli ultimi 15 anni di una modifica della legge nazionale che regola la gestione del Servizio Idrico e le conseguenti sentenze della Cassazione a sfavore del nostro Comune, stanno rendendo vicino il passaggio della rete idrica di Ladispoli alla Acea – Ato2.
La nomina di un Commissario, che toglie al Comune ogni potere di contrattazione, deve essere scongiurata e dovrà essere il Consiglio Comunale ad ottenere le massime garanzie per la tutela dei cittadini.
La nomina del Commissario deve essere evitata con atti tangibili da parte dei 5 Comuni rimasti fuori dall’Acea!
D’altro canto, sono stati già svolti i primi passaggi, grazie alla collaborazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio al fine di evitare l’ipotesi commissariamento.
Il PD propone, quindi, che il Comune si opponga con tutti i mezzi possibili alla esecutività della nomina del Commissario ed operi per ottenere le migliori condizioni nell’interesse della collettività.
Più precisamente il PD di Ladispoli indica i seguenti punti come prioritari:

1) blocco delle tariffe idriche su tutto il territorio per 5 anni, così come è riuscita a fare la Flavia Acque negli ultimi otto anni;
2) permanenza a Ladispoli della squadra operativa di intervento e manutenzione e degli Uffici aperti al pubblico oltre al mantenimento (così come prevede la legge) di tutti i posti di lavoro collegati alla stessa Flavia Servizi;
3) garanzia dalla Acea (come Ente gestore competente) dell’entrata in funzione dei depuratori necessari per evitare l’inquinamento provocato a monte dei corsi d’acqua che attraversano Ladispoli;
4) tutela e ricerca delle migliori condizioni possibili per l’acquedotto attualmente gestito dal Consorzio Marina di San Nicola;
5) ulteriori proposte che verranno presentate in sede di Consiglio o in un secondo momento”.

Partito Democratico di Ladispoli