Ladispoli. Più di 1.500 firme per rilanciare i Consultori familiari

LADISPOLI – La petizione popolare per il rilancio dei Consultori Famigliari di Ladispoli e di Cerveteri, promossa dal Coordinamento Donne resistenti, si è conclusa.

Ora la parola passa agli organismi competenti con un incontro aperto al pubblico. L’appuntamento è per venerdì 5 aprile, dalle ore 17,30, all’Hotel Miramare di Ladispoli in via Trieste n.3. Partecipano al meeting: Dott.ssa Elena Gelmini Responsabile Consultori Familiari ASLRM4 Roma; Dott.ssa Elisabetta Canitano, Ginecologa; Dott.ssa Gabriella Iacobelli, Assistente Sociale; Eleonora Mattia; Marietta Tidei, Consigliere Regione Lazio. Sono stati invitati anche i Sindaci di Cerveteri e di Ladispoli e gli Assessori di riferimento.

“Le firme raccolte – affermano dal Coordinamento Donne resistenti – hanno sfondato il tetto previsto superando quota 1500; un bilancio positivo a testimonianza che ‘le persone hanno compreso il messaggio’ e approvato la campagna per il potenziamento dei Consultori Familiari del nostro territorio. L’iniziativa, ricordiamo, oltre ad inquadrarsi nelle finalità del Coordinamento, è il frutto di una ricerca sul campo, all’interno delle strutture. In ambedue i Consultori opera un organico validissimo, che va ringraziato, ma che è ridotto all’osso. Si pone quindi l’esigenza di ripensare questi servizi socio sanitari di base adeguandoli prima di tutto alle linee guida della Regione Lazio, colmando i vuoti. Con la copertura delle prestazioni mancanti è possibile progettare un rapporto nuovo, più dinamico e articolato, tra il servizio e la comunità di un’area, come la nostra, in crescita. Sul tavolo c’è pure il recente bando della Regione Lazio per l’assunzione di 100 operatori da distaccare nei Consultori Familiari della Provincia di Roma. In che misura potranno avvantaggiarsene Ladispoli e Cerveteri? I Consultori sono beni pubblici con una utenza che abbraccia tutte le fasce d’età, ‘devono essere difesi, possono ri-generarsi’ pensando ad un tracciato che preveda: Prevenzione sociale e sanitaria, salute, educazione sentimentale e sessuale, parità di genere, iniziative contro la violenza, sostegno famiglia, rete solidale”.