Ladispoli. “Piazza Grande: oltre al cemento attenti alle ripercussioni economiche”

LADISPOLI – “Riteniamo che Ladispoli non necessiti né di nuove aree residenziali né di nuovi poli commerciali, per il semplice fatto che non sarebbe in grado di assorbire un ulteriore incremento del carico urbanistico: l’insediamento di migliaia di nuovi residenti metterebbe ancora più in crisi il sistema dei servizi, già al limite del collasso, mentre nuovi insediamenti commerciali comporterebbero una concorrenza insostenibile per quelli già presenti nel territorio comunale, accentuandone le difficoltà economiche. Si avrebbe un effetto negativo anche sul valore delle abitazioni esistenti le quali, già deprezzate per la scarsa qualità dei servizi generali, subirebbero un’ulteriore svalutazione a causa dell’elevato numero di immobili in vendita”.

Queste parole, condivisibili, sono state estrapolate dal programma di Cuori Ladispolani, con cui l’attuale sindaco ha vinto le elezioni. Oggi invece, quella stessa persona ritenere il progetto Piazza Grande come un “…programma integrato che, finalmente, consegna alla città qualcosa di più…” (Alessandro Grando 14 marzo 2018).

Un cambio di posizione alquanto preoccupante, che ha tratto in inganno molti elettori che ritenevano di aver votato per un Sindaco che si batteva contro il progetto Piazza Grande e invece si ritrovano un Sindaco connivente con i costruttori.

Del problema urbanistico legato alla cementificazione dell’area dell’ex campo sportivo abbiamo abbondantemente parlato, quindi oggi vogliamo focalizzare l’attenzione sulla questione commerciale/economica.

Iniziamo con ordine, prima di tutto va chiarito che non esiste solo una criticità per le imprese, ma anche per i cittadini. Essi infatti avranno delle conseguenze patrimoniali a causa di questa ed altre cementificazioni, perché ogni nuova costruzione farà diminuire il valore delle case esistenti. Inoltre le nuove costruzioni abitative, presenti nel piano Piazza Grande, andranno ad aumentare la popolazione e quindi il traffico cittadino, già notevolmente congestionato e andranno a pesare ulteriormente sulla fornitura idrica, già precaria nel periodo estivo.

Poi se andiamo ad analizzare la conformazione commerciale di Ladispoli ci rendiamo conto che circa 97% delle attività è composta da negozi di prossimità cioè, piccole o piccolissime attività per lo più a conduzione familiare (il dato ci arriva all’osservatorio regionale sul commercio).

Mediamente, a Ladispoli, ogni anno il 4% di queste attività chiude, con una conseguente progressiva riduzione del tessuto produttivo, infrastrutturale e sociale.

Attualmente a Ladispoli è presente un mix ottimale tra negozi familiari e grande distribuzione, un equilibrio raggiunto grazie alla mancata creazione, negli ultimi anni, di nuovi centri commerciali. A Ladispoli sono presenti 7 grandi supermercati (di oltre 500 mq) e altrettanti supermercati medio-grandi (da 200 a 500 mq) che coprono in modo uniforme tutto il territorio. La creazione, nell’aera dell’ex campo sportivo, di un altro grande supermercato, andrebbe ad intaccare l’equilibrio economico esistente, soprattutto se a questo si aggiungono i nuovi spazi commerciali in via di realizzazione a fianco del Mc Donald. Questo comporterebbe mediamente una riduzione del 20% del fatturato (dato fornito da un apposito studio di mercato di settore) ed un relativo e progressivo abbassamento del livello occupazionale, proprio per far fronte a questa flessione economica. Diversi studi recenti (Ufficio Studi Confcommercio, Autorità Antitrust) evidenziano infatti come la dinamica delle vendite presso la grande distribuzione è responsabile di una quota crescente di chiusure di piccoli negozi.

Quindi quando si dice che il progetto Piazza Grande promosso dal Sindaco, porterà nuovi posti di lavoro si deve tenere ben presente che la contropartita sarà la chiusura di una parte di negozi familiari, una riduzione delle assunzioni e in casi estremi, tagli al personale o mancati rinnovi di contratti precari nei negozi esistenti.

Proprio in considerazione di tutto questo abbiamo deciso di organizzare un incontro aperto con la cittadinanza e con le attività commerciali di Ladispoli per fare insieme il punto della situazione.

La creazione di una rete tra imprese del territorio è sempre stata parte integrante del programma del Movimento 5 Stelle, ci dispiace doverla mettere in atto per affrontare il problema Piazza Grande invece che sfruttarla per promuovere le eccellenze locali e sviluppare il territorio. Ma la situazione è grave e va affrontata quanto prima.

 

Movimento 5 Stelle Ladispoli