Ladispoli. M5S: “Da Grando risposte deludenti sull’acqua a Monteroni”

LADISPOLI – Non è rimasto per nulla soddisfatto dalle risposte del Sindaco Alessandro Grando il Movimento Cinque Stelle Ladispoli, che nell’ultimo Consiglio comunale ha visto discussa l’interrogazione presentata al Primo cittadino per conoscere quali misure urgenti avesse adottato nei confronti della popolazione della zona Monteroni, costretta a continui disagi e costi aggiuntivi per l’approvvigionamento idrico dell’acqua potabile.

“Il Sindaco Grando – commentano dal Movimento – dopo averci abbondantemente girato intorno, ha dovuto ammettere di non aver previsto soluzioni sulla potabilità dell’acqua a Monteroni. Ha poi tentato goffamente di uscirne accusando il M5S di non portare proposte per risolvere il problema (accusa ormai ripetuta alla nausea, come un disco rotto), forse scordando che, in ogni amministrazione democratica, è chi vince le elezioni che deve proporre soluzioni e non chi sta all’opposizione, anzi le soluzioni dovrebbero essere già previste nel programma elettorale, che altrimenti si rivela essere uno specchietto per le allodole utile solo per ingannare gli elettori. A poco è servito l’intervento in suo soccorso del Consigliere Delegato alle Acque, Filippo Moretti, il quale, con un copione già scritto, dopo averci insultato, ha sostenuto che per lui l’acqua è utilizzabile senza danno (ma allora perché l’ordinanza?) e ha concluso il suo intervento assumendo che quando noi del 5 Stelle affermiamo che ‘il nuovo pozzo non risolverà i problemi della potabilità dell’acqua’ stiamo creando allarmismi”.

“Senza dilungarci – concludono i pentastellati – riportiamo l’affermazione, oggi contraddittoria, del consigliere Moretti nel consiglio comunale del 17 aprile 2018 (versione integrale sul sito www.centromareradio.it): ‘L’escavazione del secondo pozzo probabilmente non risolverà il problema dei cloruri’. Ancora una volta il ‘Grando cambiamento’ delude nelle aspettative create col suo magnifico programma elettorale, che di fatto a poco serve se non si è in grado di realizzarlo”.