Ladispoli. L’Alberghiero chiede ospitalità a Bracciano

LADISPOLI – La Preside dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli scrive alle Presidi degli Istituti Superiori di Bracciano. La vicenda, che le comunità locali stanno seguendo ormai da mesi con grande attenzione ed apprensione, è nota: l’Alberghiero di via Federici, Scuola professionale di eccellenza nel territorio, vera e propria “Istituzione” nel settore della formazione enogastronomica e turistica, ha visto crescere di anno in anno i suoi iscritti. Per l’anno 2016/2017, per le classi Prime, si è raggiunta quota 188, un trend superiore alla media nazionale che ha registrato invece, come è noto, una flessione per gli Istituti Professionali dal 17,6% dell’a.s. 2015/2016 al 16,5% del 2016/2017. Si arriverà, quindi, ad un totale di circa 800 studenti, troppi per la capienza dell’Istituto di via Federici.
Da qui è partita la battaglia della Preside Vincenza La Rosa e della Vicepreside Lucia Lolli: “Non possiamo tradire la nostra etica professionale e la nostra funzione educativa respingendo le domande di iscrizione che ci sono pervenute. Una scuola si sceglie per rispondere ad una vocazione e ad una passione, che si traducono nella motivazione indispensabile ad alimentare e vivificare lo studio, assicurando l’efficacia dell’apprendimento. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci all’Ufficio Scolastico Regionale, alla Provincia e ai Comuni del territorio per chiedere più aule”.
E visto che decine e decine di studenti provengono ormai dal comprensorio del Lago di Bracciano, la Preside ha scelto di scrivere personalmente alle Dirigenti delle Scuole Superiori del centro sabatino, che dispongono di strutture più grandi. “Non esistendo un collegamento diretto fra Bracciano e Ladispoli, gli allievi residenti a Bracciano che frequentano il nostro Istituto Alberghiero sono costretti a viaggi lunghi ed estenuanti: circa 1 h e 30 minuti di tragitto con il treno, prima da Bracciano a Roma San Pietro, poi da Roma San Pietro a Ladispoli. Alcuni si sono organizzati con un servizio privato di Autolinee, ma le famiglie sono costrette ad un esborso di circa 130 euro al mese”. Ecco perché la Preside Vincenza La Rosa ha deciso di prendere carta e penna, per chiedere ospitalità. “ I tempi della burocrazia sono troppo lunghi: l’Ufficio Scolastico Regionale e la Provincia ci hanno risposto di aver avviato le procedure di rito, ma chi conosce la vita scolastica dall’interno, sa che in questi giorni si determinano le classi e gli organici. Dobbiamo dare subito una risposta agli alunni di Bracciano e alle loro famiglie. Crediamo – conclude la Preside – nella collaborazione e nella cooperazione, perché siamo persuasi che una efficace sinergia fra Istituti scolastici possa aprire feconde prospettive di crescita e di scambio reciproco per il bene delle nostre comunità scolastiche. Se esistono scuole in crescita ed altre che hanno spazi disponibili, è facile risolvere il problema. Ad essere in gioco sono lo sviluppo del territorio, il futuro dei moltissimi giovani che bussano alla nostra porta, il rispetto del loro inalienabile ed intangibile diritto allo studio”.