Ladispoli. “La nostra acqua non si tocca”, dice chi voleva privatizzare il servizio idrico

LADISPOLI – “Non è stata una sfilata di partiti od associazioni, come ipotizzato da qualcuno, ma un corteo dei Ladispolani, senza alcuna distinzione tra amministratori e cittadini”. Lo dichiara in una stampa la Lega Salvini Premier Ladispoli all’indomani della manifestazione per l’acqua pubblica svoltasi sabato scorso a Ladispoli.

“E’ chiaro – proseguono dalla Lega – la proposta di deliberazione regionale che mira al commissariamento del nostro servizio idrico colpisce Ladispoli tutta. L’acqua non ha colore politico, ma la nostra Flavia ed il servizio idrico sono della Città e dei suoi abitanti e se è la legge istitutiva dei bacini d’ambito a piegarci, ci opponiamo con fermezza a questo folle tentativo della Regione che, se portato a termine, ci impedirebbe di strappare le migliori condizioni possibili. E’ assodato che la gestione Acea sia sinonimo di una qualità inferiore già in assoluto e soprattutto rispetto agli standard offerti dalla nostra municipalizzata. Con noi, questa mattina, il senatore William De Vecchis ed il consigliere regionale Daniele Giannini che ringraziamo di cuore per la vicinanza e perché sia sicuri continueranno a lottare con noi. La Lega ed i Ladispolani non cedono”.

Sembrano davvero lontani i tempi in cui la Lega, insieme a tutto il Governo Berlusconi, approvò il decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 che sanciva la privatizzazione dei servizi pubblici locali, acqua compresa, poi bocciato dal referendum. O forse i leghisti e tutto il centrodestra che oggi sfilano per mantenere l’acqua pubblica fanno finta di non ricordarlo.