Ladispoli. “I retroscena di un Consiglio comunale sospeso”

LADISPOLI – Giovedì sera, in occasione del Consiglio Comunale, è accaduto un fatto di rara indecenza, superato solo dal tentativo fatto il giorno dal Sindaco di mascherare le difficoltà della maggioranza attaccando le opposizioni. I fatti sono noti ma è dovere nei confronti dei lettori ed dei nostri elettori portare il nostro punto di vista.

Giovedì 3 maggio, alle ore 19 sarebbe dovuto iniziare il Consiglio Comunale, ma al momento dell’appello dei presenti, necessario per dichiarare regolarmente costituita l’assemblea, mancavano quattro consiglieri della maggioranza. Quindi la maggioranza non aveva i numeri per validare l’assemblea. Qual è il dovere dell’opposizione in queste occasioni? Soccorrere una maggioranza “sbrindellata” o metterla di fronte alle proprie responsabilità?

Se in discussione ci fossero state questioni urgenti, come M5S non ci saremmo tirati indietro nel soccorrere la mancante maggioranza. Ma questa amministrazione lavora in solitudine e porta in discussione solo gli atti pronti per l’approvazione del Consiglio Comunale, immodificabili ed intoccabili. Tutto questo, sia chiaro, in assoluta legittimità e proprio per questo, non deve avere l’ingiustificata pretesa che, quanto deciso, debba reggersi sui numeri dell’opposizione.

Questo per chiarire un primo motivo, forse formale, che ci ha fatto decidere di non soccorrere in questo caso, la maggioranza. Ma c’è una riflessione più strettamente politica che nell’occasione è stata fatta.

Giovedì sera erano assenti tre consiglieri di primo piano di Fratelli d’Italia. Un caso o una precisa scelta di tenersi fuori dal votare punti non condivisi con il resto della maggioranza? Qualche crepa si era già registrata in occasione della convenzione di Marina di San Nicola e dell’affaire sul Vice Sindaco. Supponendo che un “imprevedibile imprevisto” abbia impedito l’arrivo dei consiglieri per tempo, risulta comunque strano come Ardita e Cavaliere siano stati “recuperati” da un assessore. Il Sindaco chiedeva all’opposizione di rimediare ad una situazione che nasceva dalle beghe della maggioranza. Una cosa impossibile da realizzare, anche solo nel dubbio.

Quando, ben oltre ogni giusta attesa (parliamo di oltre un’ora persa), il numero legale è stato raggiunto dai Consiglieri della maggioranza il MoVimento ha deciso di non fare mancare la propria presenza per senso di responsabilità e dovere verso i propri elettori.

Ma se la cronaca del giovedì può sembrare imbarazzante, quello che abbiamo letto il venerdì seguente, a firma del Sindaco, può essere considerato un azzardato tentativo di riscrittura della realtà. Il Sindaco, afferma che: “Alzarsi per far mancare il numero legale è un diritto dei consiglieri di opposizione, io stesso in alcuni casi ho fatto lo stesso quando ricoprivo quel ruolo pur di scongiurare l’approvazione di provvedimenti a cui ero contrario”.

Vogliamo essere chiari su un punto: la maggioranza deve essere in grado di “reggersi” da sola, coinvolgendo i propri consiglieri per garantire il numero legale alle assemblee e non ridursi a dare la colpa ad un’opposizione che decide legittimamente di non partecipare.

La smettano inoltre di gridare al “complotto” ogni qual volta gli si fa notare errori commessi. I cittadini che seguivano il consiglio da casa e quelli presenti in aula hanno assistito ad uno spettacolo sconveniente, ci auguriamo che la maggioranza ne prenda atto per il futuro.

 

MoVimento 5 Stelle Ladispoli