Ladispoli. “Grazie ai 258 cittadini che hanno votato No. La battaglia continua”

LADISPOLI – Le associazioni L’Altraladispoli, La Metamorfosi, Natura per tutti onlus, La Persona obiettivo solidarietà, Comitato Rifiuti Zero Ladispoli, Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord, il Colibrì, Pixi, GAR Ladispoli, Fare Verde Ladispoli, Upter Solidarietà, Animo onlus, Terre Responsabili, Comitato Caere Vetus, Nova Gemina, Comitato San Nicola intervengono in merito al tanto discusso referendum sul progetto “Piazza Grande” che lo scorso 29 Novembre aveva, contro tutti i pronostici e gli auspici dell’amministrazione comunale, visto vincente il fronte del No. Un risultato che sembra non essere stato preso in considerazione dalla maggioranza guidata dal Sindaco Paliotta. Le associazioni però, ringraziano i cittadini e rilanciano.
“Ringraziamo i 258 cittadini che hanno votato No ma ci sentiamo di ringraziare anche quelli che, seppur di meno dei primi, hanno votato Si. Tutti hanno creduto nel desiderio di partecipare ad una consultazione indetta dall’Amministrazione Comunale, ma del cui esito l’Amministrazione non ha tenuto in alcun conto e nell’ultimo consiglio comunale ha espresso l’intenzione di andare avanti con il progetto Piazza Grande. Non era un referendum (le cui regole ancora aspettiamo) ma una consultazione. Quindi gli ingenui avrebbero pensato che quanto meno sarebbe stata riaperta una trattativa con Piazza Grande. Invece no. E’ prevalsa nell’amministrazione e nel Sindaco la famosa frase del Marchese del Grillo ‘io so io e voi non siete un c…o’”.
Dalle Associazioni quindi, un invito e una promessa ai cittadini a continuare la lotta: “Ci sentiamo di rassicurare le 258 persone che hanno votato NO che noi continuiamo nella nostra battaglia per la difesa del territorio dall’industria del “mattone a tutti i costi” e che stanno in buona compagnia insieme alle 18 associazioni e movimenti che stanno portando avanti questa battaglia. Vogliamo anche rassicurare chi, commentando l’esito con la frase ‘tanto rumore per nulla’ ha dimenticato che il nulla in questo caso consisteva in un affare (per pochi) da 3.000.000 di euro. All’Amministrazione annunciamo la nostra ferma volontà di continuare nel nostro intento anche per conservare alle future generazione una città più vivibile.”
Infine una domanda all’amministrazione che, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, mette in risalto la profonda frattura che si è creata tra gli scriventi e l’amministrazione comunale: “A proposito di urbanistica contrattata (spesso mal contrattata aggiungiamo noi) ma la struttura (circa 100 mq) che nell’area dell’Eurospin di Palo Laziale (anno 2013), avrebbe dovuto accogliere associazioni e comitati di quartiere e che faceva parte del progetto, che fine ha fatto?”