Ladispoli. Grando: “Obbligati a cedere il servizio idrico ad Acea contro la volontà popolare”

LADISPOLI – “Il passaggio del servizio idrico ad Acea Ato 2 è stato un atto contro cui, in questi anni, il Comune di Ladispoli si è battuto in tutte le sedi, istituzionali e giudiziarie. Purtroppo in tribunale le nostre istanze sono state sempre respinte, a causa di una legge dello Stato che impone la gestione unitaria da parte di un unico soggetto, nel nostro caso Acea Ato 2. Sul piano politico le cose sono andate ancora peggio e a tal proposito non posso nascondere la mia delusione”.

Così in una nota il Sindaco di Ladispoli Alessandro Grando.

“Nelle sedi istituzionali competenti tutti i partiti – dichiara Grando – da destra a sinistra, hanno ignorato il nostro grido di allarme e calpestato la volontà popolare sancita con il referendum del 12 e 13 giugno 2011, quando 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto. Una volta terminati tutti i gradi di giudizio, non avendo giuridicamente altre possibili azioni da intraprendere, siamo stati costretti ad avviare le procedure per la cessione del servizio idrico sotto le continue pressioni e minacce di commissariamento da parte della Regione Lazio. La nomina di un commissario regionale, oltre a generare un danno economico per l’ente, avrebbe oltretutto precluso la possibilità da parte del Comune di gestire in prima persona questa fase così delicata, per ottenere da parte di Acea le migliori condizioni possibili e salvaguardando al contempo il personale impiegato nella gestione dell’acquedotto, che sarà trasferito alle dipendenze del gestore d’ambito.

“A tal proposito – prosegue il Primo cittadino –voglio ringraziare il Consigliere comunale Filippo Moretti, l’Ing. Paolo Pravato e l’Amministratore della Flavia Servizi Stefano Proietti, che in questi mesi hanno affrontato in prima persona questa difficile fase di transizione, ottenendo da parte di Acea il rimborso di tutti gli investimenti messi in campo dal Comune e dalla società partecipata per migliorare l’efficienza del nostro servizio idrico integrato. In questo percorso così complicato abbiamo inoltre cercato di coinvolgere, come era giusto che fosse, tutte le forze politiche cittadine, richiamando quest’ultime a quel senso di responsabilità che dovrebbe unire nei momenti difficili, in cui fare fronte comune significa avere maggiore forza per affrontare un interlocutore oggettivamente più forte di noi. Salvo rari momenti c’è stata scarsa collaborazione da parte della minoranza, con alcuni esponenti che nelle ultime ore hanno toccato veramente il fondo tentando di speculare politicamente su questa vicenda, facendo un vergognoso scaricabarile sulla maggioranza, sostenendo tesi a dir poco risibili e dimostrando scarsa conoscenza dell’argomento. I cittadini sanno come stanno veramente le cose e per me questa è l’unica cosa che conta. Con il passaggio del servizio idrico ad Acea si chiude un’epoca, ma il nostro impegno per tutelare i diritti dei cittadini di Ladispoli certamente non finisce qui. A noi spetterà il compito di vigilare sull’operato del gestore unico per fare in modo che vengano rispettati gli impegni contenuti nella carta dei servizi e per richiedere che sul nostro territorio vengano investite le somme necessarie per continuare ad efficientare il depuratore comunale e la rete di distribuzione dell’acqua. In conclusione, a nome di tutta la nostra città, rivolgo un pensiero ed un ringraziamento veramente sentito a tutti i dipendenti della Flavia Acque e del Comune di Ladispoli che, nel corso degli anni, grazie alla loro grande professionalità e competenza, hanno saputo garantire un servizio idrico efficiente, economicamente sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.