LADISPOLI – Dalla coalizione “Un Nuovo Inizio con Pascucci sindaco” riceviamo e pubblichiamo:
“Mercoledì si è svolto un incontro con la ministra per le disabilità Erika Stefani (Lega) nell’aula del consiglio comunale di Ladispoli, in cui il Sindaco ha decantato il suo impegno per le politiche sociali con un pubblico ridotto e selezionato, così da non correre il rischio di un vero confronto.
“La nostra amministrazione ha cercato di dedicare una particolare attenzione in particolar modo alla disabilità – ha esordito. Abbiamo preso un impegno con la città di dedicare a quest’ultima la priorità delle risorse”.
Già dalle prime battute è emerso un intento propagandistico per nulla supportato dai fatti, ancora più fastidioso per le persone che hanno vissuto e vivono sulla propria pelle le politiche dell’amministrazione uscente sulle disabilità.
Dopo anni di tagli e di incuria che hanno costretto associazioni del terzo settore, disabili e le loro famiglie a scendere in piazza, il sindaco ha rivendicato di aver “lavorato per garantire maggiori ore per l’assistenza domiciliare e scolastica, sulle barriere architettoniche”, di aver “installato su tutte le spiagge pubbliche della nostra città delle passerelle”.
Ma la verità la conosce bene chi è costretto a spostarsi in carrozzina e sperimenta ogni giorno le difficoltà che si incontrano non solo sugli arenili, ma anche lungo le vie principali della nostra città.
La verità è che Ladispoli rimane una città dove le barriere architettoniche costituiscono spesso la regola, anziché l’eccezione da correggere, dove i segnali e i percorsi per non vedenti o ipovedenti sono abbandonati al loro destino, dove i dehors del centro hanno la priorità sui passaggi per i disabili, dove i marciapiedi sono stretti e mal ridotti e le spiagge non sono realmente accessibili alle persone con disabilità motorie.
Su quest’ultime Grando si vanta di aver messo qualche lastrone di cemento che tuttavia impediscono alle persone con disabilità o con mobilità ridotta di arrivare al mare. Per quanto riguarda le sedie job che Grando afferma di aver acquistato due anni fa e di cui la sua amministrazione aveva annunciato l’utilizzabilità sulla spiaggia libera, non si sa che fine abbiano fatto, sedie per le quali tra l’altro non è mai stato formato personale per l’utilizzo, a differenza di quanto promesso.
A Cerveteri da anni esiste “Liberamente” una spiaggia comunale, pubblica, gratuita, accessibile e attrezzata ad ospitare persone con disabilità o difficoltà motorie. Sembra un’utopia vista da qui, ma si tratta di un progetto molto concreto e di civiltà che ci impegniamo a replicare Ladispoli quando amministreremo.
Sull’abbattimento delle barriere architettoniche, poi, l’azione della giunta Grando è stata pienamente in antitesi con le necessità di mobilità. Per non parlare dell’omessa azione di vigilanza sul rispetto della normativa concernente l’accesso ai pubblici esercizi. Il sindaco interpreta la cultura della sicurezza in chiave repressiva per applicare politiche di esclusione, anziché per garantire i diritti, come quello all’accessibilità dei luoghi. Su questo l’amministrazione sembra ritenere superfluo qualsivoglia controllo. Al contrario le forze politiche della coalizione Un Nuovo Inizio per Pascucci sindaco credono non si possa parlare di “comunità” finché gli spazi pubblici non saranno accessibili a tutti i cittadini.
Altra questione che chiama in causa eguaglianza e diritti è la disparità di trattamento ravvisabile nei confronti di un gruppo ristretto di famiglie facenti parte di associazioni vicine alla politica. Finora, infatti, questa amministrazione ha privilegiato pochi a discapito dei molti ignorando i propri doveri e i diritti di tutti gli altri. Semplicemente se un genitore di una persona disabile non vuole fare capo a nessuna associazione deve essere libera di farlo, senza per questo essere abbandonata dall’istituzione comunale. A Ladispoli è quasi d’obbligo tesserarsi a un’associazione, altrimenti vengono meno dei servizi come il segretariato sociale che passa per le sedi delle associazioni e non per gli uffici comunali (anche se dovrebbe essere il contrario). Inoltre, accanto ad associazioni che svolgono le loro attività con grande professionalità e competenza, vi sono alcuni progetti, finanziati con soldi pubblici che non prevedono delle figure professionali adeguate, bensì la completa autogestione da parte dei genitori e l’impiego di persone prive delle competenze necessarie.
Per tutte queste ragioni venerdì 27 maggio, alle ore 18, saremo in Piazza Marescotti per un Incontro pubblico per un nuovo welfare partecipativo, in cui parleremo di disabilità e famiglia, di abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche del sempre più necessario consorzio sociale, di contrasto alle povertà e di politiche abitative. Per una Ladispoli in cui i diritti di tutti siano i doveri di tutti”.
“Un Nuovo Inizio con Pascucci sindaco”