Ladispoli. “Cosa non si inventano i grillini per un po’ di propaganda”

LADISPOLI – Dal Partito Democratico di Ladispoli riceviamo e pubblichiamo.

E il tormentone va…Con una impreparazione ormai costante il Movimento 5 Stelle si lancia su tutti gli argomenti della vita cittadina. Dopo aver proposto per il Consorzio di San Nicola una legge del 1918, fatta per sistemare le strade vicinali e secondarie quando non c’era ancora l’asfalto, i grillini, con piglio da sceriffi, affrontano l’argomento della sicurezza usando l’armamentario più banale della demagogia pre-elettorale. Nell’illusione di creare agli occhi dell’opinione pubblica la tempesta perfetta, raffigurano Ladispoli come il luogo più pericoloso che si possa immaginare, come se nella nostra città accadessero cose diverse da quelle che accadono nei comuni della Provincia di Roma. Come se a Pomezia o a Civitavecchia – comuni dove il Movimento 5 Stelle amministra – tutto fosse calmo e tranquillo, non ci fossero furti o altri reati. Ed invece, a giudicare purtroppo anche dalle recenti cronache di queste città, non è assolutamente così. E’ cosa arcinota che la sicurezza è un compito dello Stato, malgrado ciò a Ladispoli l’Amministrazione comunale non è rimasta inerte, si è attivata mettendo in campo molte azioni e dispositivi per sostenere l’operato delle Forze dell’Ordine alle quali va sempre un pensiero di gratitudine conoscendo le risorse a disposizione. Una rete di videosorveglianza arrivata a 130 telecamere, visibili in ogni momento da un’agenzia di vigilanza e, soprattutto, controllabili per individuare i colpevoli di reati. Una struttura data in uso alla Guardia di Finanza per evitare l’allontanamento da Ladispoli della stazione del Corpo. Per ottenere l’aumento dell’organico della Stazione dei Carabinieri il Comune ha approvato il progetto di una nuova struttura ora all’esame del Comando Generale dell’Arma. Al Movimento 5 Stelle, che promette sicurezza e ordine a Ladispoli, chiediamo: se oggi fossero presenti in Consiglio comunale anziché aver rinunciato alle ultime elezioni amministrative, avrebbero approvato la realizzazione della Caserma della Guardia di Finanza ottenuta in cambio di cubature realizzate da privati? E approverebbero il progetto della Caserma dei Carabinieri in cambio di 15 mila metri cubi di cubature? La caserma costerebbe 4 milioni di euro: dove prenderebbe il Comune i soldi per realizzare la struttura e rafforzare il presidio delle Forze dell’Ordine? I grillini sostengono che anche parcheggi e piazza sono “cementificazioni”: figuriamoci 15 mila metri cubi. Qualcosa da dire in concreto o solo chiacchiere al vento e caccia grossa al classico pelo nell’uovo? Per la verità le promesse dei grillini finiscono dopo le elezioni: a Parma, dove l’inceneritore che doveva essere bloccato continua a funzionare; a Ragusa, dove le trivelle dell’ENI continuano a trivellare in cambio di finanziamenti al comune; a Civitavecchia, dove i soldi dell’Enel prima erano inaccettabili e ora invece rinforzano il bilancio comunale. Per non parlare del Comune di Quarto che ha riempito le cronache nazionali…un flop stellare! Tutti Comuni governati dai devoti al Casaleggio&Grillo pensiero e dove prima delle elezioni avevano detto tutto il contrario di quello che poi hanno fatto. Deve essere dura la vita di chi in politica ha scelto l’ardua missione della scalata agli specchi con la cordata delle contraddizioni. Vedremo cosa saranno ancora capaci di inventarsi su Ladispoli.

PD Ladispoli