Ladispoli. Case dell’acqua, erogati oltre 4000 litri al giorno

LADISPOLI – Oltre quattromila litri di acqua erogata ogni giorno: questo il bilancio delle tre “Case dell’acqua” istallate in piazza De Michelis nella zona Messico, all’incrocio tra via Settevene Palo e viale Europa nel quartiere Miami vicino allo sportello informativo turistico e in via Firenze.
“Le casa dell’acqua – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta – sono un progetto a cui l’Amministrazione comunale tiene in modo particolare. L’acqua erogata è quella dell’acquedotto comunale, la stessa di tutte le utenze della città: gli unici trattamenti sono l’addizione di gas, anidride carbonica, per renderla frizzante e la refrigerazione”.
Sulle case dell’acqua sono anche specificate le caratteristiche organolettiche dell’acqua erogata, il secondo con l’indicazione del quantitativo massimo, 12 litri, che ogni singola persona può prelevare per poi eventualmente rimettersi in coda. Il costo dell’acqua è di 5 centesimi al litro. A disposizione degli utenti, inoltre, presso la sede della Flavia Acque, anche tessere prepagate di cinque euro che possono essere successivamente ricaricate direttamente al chiosco.
“Ma se da una parte abbiamo questo grandissimo successo dell’acqua pubblica – ha proseguito Paliotta – dall’altra la Regione Lazio ci continua a chiedere il passaggio delle infrastrutture e del servizio al gestore unico Acea Ato 2 ignorando, o facendo finta di non sapere, che c’è stato un referendum che ha sancito che l’acqua è un bene pubblico. E la Flavia Acque che gestisce il servizio nella nostra città è interamente pubblica ed è un esempio di ottima gestione. Ribadisco ancora una volta che siamo pronti a mobilitare tutta Ladispoli se la Pisana continuerà nella sua scelta che noi riteniamo irresponsabile e deleteria per la cittadinanza. Un esempio concreto di quello che sarebbe lo scenario che si potrebbe verificare con il passaggio all’Acea ci viene da dei comuni limitrofi che hanno pagato amaramente questa scelta con dei costi di gestione, che poi pesano sulle spalle dei cittadini, molto salati”.