“Indagini della Guardia di Finanza sul campo sportivo? Non ne sappiamo nulla”

LADISPOLI – L’Amministrazione comunale interviene in merito alle notizie sul presunto esposto sull’appalto del nuovo campo sportivo che si sta costruendo in zona Campi di Vaccina e che avrebbe dato origine ad un’indagine da parte della Guardia di Finanza precisa quanto segue:
“Di non avere avuto nessuna notizia ufficiale in merito.
Di non avere assegnato l’appalto alla società che si era classificata seconda nella precedente graduatoria poiché, anche se a norma dell’articolo 140 comma 1 e 2 le stazioni appaltanti possono interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato all’originaria procedura di gara, in questo caso la strada non era percorribile: sia il progetto a base di gara che l’offerta migliorativa della ditta aggiudicataria erano viziati da errori che ne hanno imposto la rivisitazione integrale prima di procedere a nuova gara.
Di avere proceduto alla suddivisione dell’opera in cinque stralci non per spacchettare l’appalto ma perché la norma vigente IMPONE alle stazioni appaltanti la suddivisione delle opere in lotti minimi ancorché al fine di favorire la piccola e media impresa ovvero di dimostrare l’impossibilità di effettuare tale suddivisione senza compromettere l’esecuzione dell’opera stessa, così come cita testualmente l’art. 2 comma 1-bis del D.Lgs. 163/2006 – Codice dei Contratti Pubblici “Nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di appalti pubblici, al fine di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti devono, ove possibile ed economicamente conveniente, suddividere gli appalti in lotti funzionali. I criteri di partecipazione alle gare devono essere tali da non escludere le piccole e medie imprese. Nella determina a contrarre le stazioni appaltanti indicano la motivazione circa la mancata suddivisione dell’appalto in lotti.” (comma introdotto dall’art. 44, comma 7, d.l n. 201 convertito in legge n. 214 del 2011 e poi modificato dall’art. 1, comma 2, d.l. n. 95 convertito dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 e successivamente modificato dal decreto legge 21 giugno 2013 convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 98). Stante ciò, l’opera è stata debitamente suddivisa in 5 stralci esecutivi, individuati per categorie omogenee di lavorazione, i quali ovviamente sono stati aggiudicati attraverso distinte procedure di gara espletate nel pieno rispetto ed osservanza del Codice 163/2006.
Per quanto riguarda gli aspetti meramente gestionali l’Ufficio preposto e il Rup dell’opera precisano quanto segue:
Tutte le certificazioni richieste alle ditte invitate per la partecipazione alle distinte procedure di gara sono state verificate, con esito favorevole, attraverso l’AVCPass, il sistema informatizzato dell’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), così come previsto da Legge senza che sia emersa alcuna irregolarità; né risulta evidenza di quanto asserito su eventuali collegamenti tra le ditte, neanche sul medesimo sistema informatizzato ANAC che vigila appunto anche su tali questioni;
Il cronoprogramma dell’opera è pienamente attualizzabile e già in buona parte attuato, rispettando appunto l’alternanza delle lavorazioni in esso indicata; dalla lettura di questo è peraltro ben chiaro, anche ai non addetti ai lavori, che le “opere murarie”, voce 10 del cronoprogramma, ricomprese nel più ampio stralcio lavori “OG1 – opere civili” terminano oltre 100 giorni prima del distinto stralcio esecutivo riguardante gli impianti elettrici. La progettazione dell’opera originaria è stata svolta da tecnico diverso dal nuovo RUP e totalmente estraneo al nuovo procedimento, avendo assunto l’incarico di RUP solo nell’ottobre 2012.
L’adeguamento del progetto ha tenuto conto della semplice stima di tutte le voci escluse dalle opere già realizzate con l’applicazione del nuovo prezzario vigente, comunque già ribassato del 10%
“L’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Marco Pierini – è disposizione degli inquirenti per fugare ogni dubbio. Ci sembra però molto strano che la notizia del presunto esposto e dell’inchiesta che sarebbe scaturita sia uscita proprio quando sta entrando nel vivo il processo contro la ditta inadempiente, ed aventi causa, che si era aggiudicata il primo appalto del campo sportivo”.