Il giornalista Paolo Borrometi cittadino onorario di Bracciano

BRACCIANO – Paolo Borrometi sarà presto a Bracciano per ritirare simbolicamente un riconoscimento che gli è stato concesso dall’amministrazione di Armando Tondinelli: la cittadinanza onoraria di Bracciano.

La decisione è stata presa in quanto Borrometi “Rappresenta – si legge nel testo firmato dal Sindaco Armando Tondinelli – in un mondo sempre più dominato dall’individualismo e dall’egoismo, un esempio a cui guardare non soltanto come modello di giornalismo libero e indipendente ma anche come ad un cittadino dotato di profondo senso di giustizia”.

Il giornalista Paolo Borrometi, originario della provincia di Ragusa, vive sotto scorta dall’agosto del 2014 a causa delle continue minacce da parte di Cosa nostra. E’ finito nel mirino dei boss per le sue inchieste “scomode”.

Il Sindaco Armando Tondinelli ha voluto fortemente che Borrometi diventasse cittadino onorario di Bracciano affinché il suo esempio sia una virtuosa e positiva sollecitazione per la città di Bracciano che si ispira ai più alti principi di legalità e giustizia: “Laddove esistono persone che come Borrometi – ha detto Tondinelli – sacrificano la loro libertà personale nel nome della legalità e dell’interesse collettivo di perseguire verità e giustizia, dev’esserci dall’altra parte una società pronta a riconoscere questo impegno civico a farne tesoro ed ispirarsi ad esso. Ecco perché ho voluto fare dono della cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi. Ci siamo sentiti telefonicamente e presto sarà a Bracciano per condividere con la cittadinanza questo momento importante. Borrometi è un nostro concittadino adesso e gli riserveremo una calorosa accoglienza”.

Nelle motivazioni della concessione della cittadinanza si legge: “Per l’elevato senso civico dimostrato sfidando le mafie in nome della verità e della giustizia, contribuendo, con le proprie inchieste, a portare alla luce gravi reati legati alle organizzazioni mafiose e diventando così un esempio da seguire sia come giornalista che, soprattutto, come uomo e cittadino”.