LADISPOLI – Il Comune di Ladispoli proprio non intende piegarsi alla necessità “civile” della “trasparenza amministrativa” e per questa ragione viene incluso, nuovamente, nell’elenco degli enti inadempienti predisposto dall’Autorità nazionale anticorruzione e pubblicato sul suo sito (il link in fondo alla pagina).
Non è stato sufficiente il richiamo dell’Autorità anticorruzione, comunicato nelle scorso mese di ottobre e tutta la patetica sceneggiata che ne è venuta fuori. In quella circostanza Paliotta, prima aveva negato di avere ricevuto la segnalazione dell’ANAC, arrivando persino ad annunciare denunce per diffamazione nei confronti di chi avesse diffuso tali notizie “false”. Poi, costretto dall’evidenza, grazie alla pubblicazione, da parte nostra, della lettera di Cantone, aveva persino messo in scena l’attribuzione al Comune di un premio farlocco alla trasparenza da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, rivelatosi inesistente e mai riconosciuto. Infine, messo alle strette, era arrivato a denunciare una campagna allarmistica contro il Comune. Tutto ciò pur di non adempiere e rendere trasparente l’attività amministrativa.
Sarebbe stato più semplice se il Comune (come fanno tutti) si fosse uniformato agli obblighi di legge in materia di trasparenza. E invece ciò non è successo, nonostante il Presidente Cantone, nella lettera “richiamo” scritta direttamente a Paliotta, lo abbia invitato a mettersi in regola entro il 1° dicembre e annunciando sanzioni per le responsabilità connesse alle inadempienze.
Nonostante ciò, il Comune di Ladispoli non intende adeguarsi. E nella seconda rilevazione dell’ANAC pubblicata ieri, nella sezione dedicata al Comune di Ladispoli, è riportata la scritta “Sezione Amministrazione Trasparente presente ma priva di ogni contenuto: dato non pubblicato; Bandi di Richiesta di adeguamento Adeguamento parziale gara e contratti/Avvisi sui risultati della procedura di affidamento: dato non pubblicato” con il giudizio “adeguamento parziale”
Leggendo l’elenco degli enti si rileva che la stragrande maggioranza ha rispettato l’invito dell’ANAC e si è messa in regola. Fanno eccezione poche amministrazioni, insieme a Ladispoli, come Capaci, Minturno, Nocera, ecc.
Come abbiamo annunciato più volte, la situazione della legalità nel nostro Comune è allarmante. E non serve fare ricorso al clima di allarme o a minacce per diffamazioni. Ormai è accertato che il Comune di Ladispoli non rispetta, né vuole rispettare, gli obblighi di trasparenza, persino dopo l’invito specifico dell’Autorità. E ci chiediamo: ma perché?
Perché il Comune di Ladispoli si rifiuta di pubblicare le gare, i contratti e le procedure di affidamento? Perché i cittadini di Ladispoli (a differenza degli altri comuni) non debbono sapere quali gare, contratti o affidamenti siano stati effettuati dal Comune? Quali sono le informazioni che si preferisce tenere occultate ? E per quale ragione ? Come si fa a chiedere un clima di collaborazione con i cittadini se, l’Amministrazione comunale, per prima, violando la legge, non pubblica dati, così delicati, inducendo, inevitabilmente, al sospetto sulle modalità di affidamento, proprio in ragione della mancata trasparenza?
Ci auguriamo, fermamente, che il Sindaco decida di ottemperare alla richiesta del Presidente dell’Autorità anticorruzione e non arrechi altro danno all’immagine della nostra amministrazione. E soprattutto ci auguriamo che si astenga dal produrre nuovi siparietti di presunti allarmi o minacce. C’è un solo modo per mettere fine a questa vicenda: rispettare le prescrizioni normative e rassegnarsi alla legalità.
Come dice un vecchio adagio, “la fiducia è una cosa seria” e non si può solo pretendere, né con le minacce, né con le promesse, bisogna meritarla con fatti concreti (per esempio il rispetto dei diritti civili di legalità e trasparenza). La gente avverte il bisogno di essere amministrata da politici che siano in grado di meritare fiducia, rispettando la verità, la correttezza e la legalità.
http://www.comitatolegalita.it/wp-content/uploads/2015/01/anac-verifica-trasparenza.pdf
Comitato per la legalità Ladispoli
