Il Comitato “2 Ottobre”: “Rischio idrogeologico in via delle Colonie?”

SANTA MARINELLA – Il Comitato “2 ottobre” ha colto l’occasione della conferenza organizzata dal GAR e dall’Associazione “Amici di S. Marinella”, tenutasi il 12 dicembre alla sala Flaminia, per esprimere preoccupazione per la gestione idrogeologica del territorio comunale. “Nonostante le nostre richieste di chiarimento – affermano dal Comitato – ampiamente documentate in un dossier sulla situazione idraulica conseguente ai lavori in via delle Colonie (protocollato già il 28 gennaio 2014 e ripresentato 30 ottobre 2014), non sono pervenute risposte né dai funzionari tecnici né dagli amministratori. Il fosso delle Vignacce, per lo più tombato, riceve in caso di pioggia tutte le acque meteoriche di via IV Novembre e via delle Colonie. Malgrado i recenti lavori (ancora in corso) di allargamento della sezione del fosso in corrispondenza del sottopasso pedonale, essa risulta gravemente insufficiente. Bastano 10 minuti di pioggia sostenuta per allagare il sottopasso e Via IN Novembre, cementificata negli ultimi anni oltre ogni ragionevole logica e a dispetto di ogni regolamento (assenza di marciapiedi e di parcheggi, assenza di giardini, uscite di garage e balconi sulla strada, insufficienza del sistema fognario …). A questo si aggiungono i lavori di raddoppio di via delle Colonie che, allargando la superficie cementificata, aumentano l’afflusso di acque meteoriche nel fosso delle Vignacce. Nella progettazione dei recenti lavori stradali si è tenuto conto della situazione idraulica? Per tecnici ed assessori questa domanda, ancorché documentata, non è degna di alcuna risposta”.
Il comitato “2 ottobre” si è costituito per sensibilizzare amministratori e cittadini sul tema della fragilità idrogeologica del territorio, sulla necessità di pianificare ogni intervento urbano nella consapevolezza di questa fragilità, sull’importanza di gestire i fossi “a monte” oltre che a valle, non solo impedendo nuove costruzioni ma prevedendo rimboschimenti e aree permeabili di esondazione. “A fronte dei terribili dati storici sulle alluvioni – proseguono gli esponenti del Comitato – compresa quella recentissima del 27 novembre, alla luce dei cambiamenti meteo-climatici, la gestione del territorio a S. Marinella non sembra mutata: l’attenzione al rischio idraulico sembra completamente assente e, al di là di interventi di buon senso (sfalci di cespugli e canneti e pulizia dai rifiuti ingombranti, per cui l’amministrazione comunale ha recentemente investito 50mila euro, mentre altri 100 mila euro saranno stanziati per risarcire i danni) non assurge a criterio base di pianificazione urbana”.