Il 27 maggio “Festa al Castello prima che gliela facciano gli altri”

castello s. severaSANTA MARINELLA – Il Comitato Cittadino per il Castello di Santa Severa fa il punto della situazione sul futuro del borgo castellano in vista della conclusione dei lavori di restauro finanziati dalla Provincia di Roma. Si sono infatti riuniti i rappresentanti delle sedici Associazioni culturali del territorio che hanno dato vita ad un dibattito sui temi dello sviluppo legato alla valorizzazione del patrimonio culturale del litorale nord di Roma con al centro il sito di Pyrgi e del Castello di Santa Severa, tra i siti UNESCO di Cerveteri e Tarquinia. “Il Comitato, promosso dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, è ora ufficialmente composto – ci informano con un comunicato stampa – dalle Associazioni Lituus, Scuolambiente, Le Voci, Marevivo, Assovoce, Centro Studi Aurhelio, Salviamo il Paesaggio, Accademia Kronos, Incontro e Territorio, Città del Mare, La Meridiana-Cantiere dell’Arte, Nautica Campo di Mare, E20, Treestyle, Azimuth ma molte altre stanno per aderire con grande entusiasmo e voglia di dire la loro. I partecipanti hanno iniziato a lavorare – dichiara il Comitato – per mettere a punto una propria proposta di valorizzazione del complesso monumentale da sottoporre alla cittadinanza e alle forze politiche del territorio affinché possa essere condivisa e portata avanti nelle sedi opportune”. Il Comitato ritiene che prima di tutto debba essere assicurata la valorizzazione culturale pubblica del complesso in quanto testimonianza storico-archeologica del passato del territorio e in secondo luogo, nella dovuta maniera e nel totale rispetto del bene, prevedere attività di autofinanziamento attraverso la gestione del centro congressi e del punto di ristoro. Le Associazioni sono inoltre ferme nel ritenere che “la Rocca del Castello con l’annessa Torre Saracena possano essere solo e soltanto il museo di se stesse dove i visitatori potranno trovare raccontata con reperti, documenti, plastici e ricostruzioni multimediali la storia del castello e della sua tenuta nel corso dei secoli, dal martirio di Santa Severa ai giorni nostri. Nel complesso della Rocca, oltre al museo, possono essere ospitati laboratori, sale riunioni, spazi per mostre temporanee ed altri servizi culturali a disposizione del pubblico e delle Associazioni. Nella Torre Saracena, in base ai documenti antichi disponibili, possono essere riallestite le diverse stanze con quanto contenevano nel 1692, quando vi abitavano 4 soldati e un castellano dei quali conosciamo con esattezza i nomi e tutte le armi di cui disponevano. Il Comitato sta ora lavorando alla definizione della proposta progettuale per l’uso del castello e del suo borgo che sarà presentata ufficialmente il 27 maggio in occasione del grande evento che si sta preparando per la giornata di mobilitazione intitolata ‘Facciamo la festa al castello prima che gliela facciano gli altri’. Il 27 maggio sarà quindi presentato il Comitato e di nuovo invitati i rappresentanti del Comune della Provincia di Roma e della Regione Lazio ad un pubblico confronto sul futuro del Castello di Santa Severa”. Ancora una volta saranno ricordate le richieste, ad oggi senza risposta, circa l’istituzione di un tavolo di lavoro “tecnico-politico” tra Regione, Provincia e Comune, il ripristino del servizio di manutenzione, la riapertura del complesso monumentale alle visite guidate.

Francesca Ivol