Gazzella si dimette dalla Multiservizi e accusa Pascucci

CERVETERI – Rottura frontale con il Sindaco Alessio Pascucci e dimissioni da Presidente della Multiservizi Caerite. Alessandro Gazzella conclude in questo modo la sua esperienza a capo della partecipata comunale, polemizzando pubblicamente con il Primo cittadino sugli interventi per l’impianto di illuminazione che la Multiservizi sarebbe stata obbligata a realizzare in piazza Morbidelli, secondo Gazzella senza che rientrasse nelle loro competenze. Ultimo di una serie di episodi di sempre più forte divergenza con Pascucci e l’Amministrazione, tali da rendere inevitabili le dimissioni, come spiega in questa nota stampa diramata nella giornata di oggi.

“Ci tengo a precisare che le dimissioni del sottoscritto erano state annunciate da mesi al Sindaco Pascucci. Per motivi personali e professionali non mi trovavo più nella condizione di portare avanti il mio incarico con impegno quotidiano e per questo avevo maturato la decisione di rimetterlo. E così ho fatto.
Penso di aver lavorato duramente, con grande impegno e serietà, e i risultati non hanno tardato ad arrivare. La società è stata portata in utile per due anni consecutivi rendendo strutturale l’equilibrio gestionale, si è fortemente ridotto l’indebitamento, dimezzatati gli interessi passivi, razionalizzate le spese e aumentati i ricavi, si è creato il polo unico degli acquisti del servizio farmaceutico, rinegoziato il debito con i grossisti dei farmaci, e con l’approvazione da parte del Comune del nostro piano di risanamento, possiamo considerare chiuso il mandato.
Non possiamo però far finta che non ci siano state criticità. Più volte abbiamo ricevuto pressioni da parte comunale per sollecitare interventi non proprio aderenti con gli scopi societari; varie volte il comune ha scambiato il verde privato con quello pubblico; ha richiesto interventi non proprio aderenti al pubblico interesse. Dove abbiamo potuto abbiamo esaudito le richieste (vedansi le panchine sul viale del cimitero, vedasi la panchina nella frazione dei terzi; vedansi le casette dell’acqua, vedansi la fontanella di Piazza Aldo Moro, vedansi la scuola di via Satrico). In altri casi in cui sono venute meno le assicurazioni di legalità abbiamo posto una strenua e ragionevole resistenza. Il caso di piazza Morbidelli è uno di questi.
Nel mese di giugno 2015 il Sindaco segnalava la necessità di procedere al rifacimento della illuminazione di piazza Morbidelli nella frazione Cerenova e con apposita deliberazione della giunta comunale ne disponeva l’esecuzione da parte della Multiservizi. Trattandosi di impianto privato, insistente su area in gestione al condominio delle palazzine poste a perimetro della piazza, derivata da lottizzazione privata, non rientrando tra gli impianti assegnati dal Comune alla società, e quindi di dubbia legittimità, la Multiservizi aveva chiesto allo stesso Comune di finanziare la spesa quantificata in apposito preventivo redatto dalla direzione tecnica della società stessa. Successivamente all’impegno del Sindaco con il quale assicurava lo stanziamento in bilancio delle risorse economiche necessarie all’intervento, la Multiservizi procedeva alla ordinazione del materiale necessario all’intervento, anticipando i fondi necessari. La meraviglia è stata tanta quando da successive verifiche si doveva però appurare che il bilancio approvato dalla giunta ai primi del mese di luglio non conteneva le risorse promesse dal Sindaco, il quale assicurava però la presentazione di emendamenti in sede di Consiglio Comunale, anticipandoli in copia alla Multiservizi. Certo che la credibilità del Sindaco veniva seriamente compromessa. Ma anche gli emendamenti presentati al protocollo del Comune sparivano salvo poi riapparire quando ormai i termini per il parere contabile da parte dei revisori del conti erano scaduti (la credibilità del Sindaco veniva ancora meno). Allora il Sindaco, in modo dilatorio, annunciava in sede consiliare quanto prima una apposita variazione al bilancio che si andava approvando. Ma la fiducia nel Sindaco è del tutto crollata quando, a distanza di un altro mese, non si è avuto nessun riscontro sullo stanziamento delle risorse economiche promesse, né della variazione di bilancio; a quel punto il sottoscritto, al fine di non causare danno alla società, ha impartito precise e puntuali direttive alla Direzione generale e all’ing. Forghieri nella veste di Direttore del servizio manutentivo della Pubblica Illuminazione, di non procedere alla installazione del materiale, nel frattempo fornito.
Dopo questo mio irrigidimento il Sindaco e il suo Vice, in un delirio di onnipotenza, hanno iniziato una forte pressione di intimidazione (come riferito dallo stesso Forghieri) sul direttore tecnico della Multiservizi ing. Forghieri, il quale dopo continui solleciti ha ceduto e completato i lavori, senza che il Comune avesse previsto l’impegno di spesa nel suo bilancio e contro la direttiva impartita dall’amministrazione societaria, alla quale lo stesso Forghieri veniva più volte sollecitato alla puntuale applicazione. Alla luce di ciò, dopo questo grave atto di prevaricazione che ha completamente svuotato il ruolo della Presidenza societaria, che sono costate la revoca dell’ing. Forghieri dall’incarico di direttore per grave insubordinazione, le dimissioni, ancorché presentate, sarebbero diventate un atto dovuto e irrevocabile.
Tanto si doveva per fare chiarezza”.