ALLUMIERE – Le Università agrarie di Tolfa e di Allumiere esultano dopo che la Regione Lazio ha inserito nel Bilancio 2016 uno specifico capitolo di spesa di € 400.000,00 per il finanziamento dei lavoratori assunti con la L. 285/77 a carico delle Università Agrarie.
“Un sentito ringraziamento – affermano in una nota congiunta Antonio Pasquini e Marco Santurbano – al Consiglio Regionale del Lazio per aver acceso questo capitolo di bilancio, ma una nota speciale va al capogruppo di SEL presso la Regione Lazio, on. Gino De Paolis, che si è fatto promotore e ha sostenuto caparbiamente questa proposta indispensabile per la sopravvivenza dei nostri Enti. L’iniziativa del consigliere De Paolis è da collocarsi nella continua e fattiva collaborazione, oltre che con il suo territorio di origine Civitavecchia, anche con i territori collinari di Tolfa e Allumiere che da sempre rappresentano aree elettive per tutti coloro che intendono passare piacevoli momenti a contatto con la natura, le tradizioni e la cultura dei Monti della Tolfa, un territorio che da secoli sembra immerso in un incantesimo. Una rarissima combinazione e interazione tra attività umane e natura che hanno originato quello che si può definire, senza timore di esagerare, un vero e proprio museo storico-naturalistico all’aperto con testimonianze incomparabili della civiltà etrusca, edifici che ricordano il suo passato medievale e rinascimentale e degli ambienti naturali. Percorrere il territorio dei Monti della Tolfa, lungo le sue antiche strade di campagna, significa scoprire il piacere di godere il silenzio, i profumi e l’aria tra questi paesaggi in continuo divenire”.
“Nel percorrere i campi e le strade – proseguono – ci si ritrova in un mondo arcaico, dove possiamo incontrare vacche e cavalli al pascolo brado, papaveri e margherite, orchidee selvatiche in un paesaggio vivo e armonico, frutto delle attività tradizionali portate avanti con orgoglio e sacrificio da donne, uomini e istituzioni, in primo luogo le due Università Agrarie di Allumiere e Tolfa, baluardi a difesa di quanto il territorio possa offrire ai residenti e a tutti gli ospiti che vogliano godere delle nostre bellezze. Le università agrarie rappresentano ambiti a forte valenza sociale ed economica per le popolazioni residenti che hanno sempre fruito delle risorse naturali ivi esistenti per le proprie esigenze economiche e sociali e sono l’espressione della storia delle comunità laziali, ed in particolare della storia agricola del territorio e della civiltà contadina, infatti costituiscono la prosecuzione e la regolamentazione ottocentesca di arti agrarie del secolo XV o delle società dei Boattieri. Le Università agrarie sono un bene culturale non solo ai sensi dell’articolo 146 del T.U. n 490/99, ma soprattutto ai sensi dell’articolo 4 dello stesso ‘in quanto testimonianza avente valore di civiltà’. Grazie ancora Gino – concludono Pasquini e Santurbano – che con la tua promessa di interessarti della questione delle nostre Università Agrarie e, soprattutto, con il conseguimento dell’obiettivo preposto, assolutamente non scontato, hai fatto si che i nostri Enti possano continuare ad operare per il bene di tutti”.