Cerveteri. Un appello a tutti i Comuni del Lazio per chiedere che l’Italia si ritiri dall’Afghanistan

CERVETERI – “Il nostro Parlamento ha deciso di finanziare per altri 9 mesi la partecipazione dell’Italia alla guerra in Afghanistan. In 11 anni l’Italia ha speso ben 4 miliardi e 263 milioni di euro per partecipare ad una guerra che non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi. In Italia, registriamo una sempre più grave mancanza di risorse per le politiche sociali, per l’inclusione degli immigrati, per le politiche giovanili, per le pari opportunità, per l’infanzia, eppure il nostro Governo non rinuncia a restare ancora in Afghanistan, dopo 12 anni di guerra, con più di 3000 soldati impegnati e 500 milioni di euro investiti”. Con questa riflessione la Consigliera comunale di Cerveteri Federica Battafarano (Governo Civico per Cerveteri, nella foto) plaude all’iniziativa dell’Amministrazione comunale del Sindaco Alessio Pascucci che, pochi giorni fa, ha scritto una lettera formale a tutti i Sindaci della Regione Lazio chiedendo che si facessero portavoce del ritiro delle truppe italiane e la riduzione delle spese militari. “Le amministrazioni locali devono essere unite nel chiedere che il Governo italiano definisca immediatamente un piano per il ritiro del contingente militare. È ora di spostare il paradigma della ‘sicurezza militare’ su quello della ‘sicurezza umana’.
“Ringrazio il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci e il Consiglio comunale di Cerveteri per aver appoggiato e portato avanti questa iniziativa, unica in Italia. Confido che saranno molti i Comuni del Lazio che si uniranno alla nostra azione – afferma la Battafarano – L’obiettivo della mozione unanimemente accolta dal Consiglio lo scorso 20 dicembre è la revisione dell’attuale piano di spesa militare del Governo. Con l’approvazione della Legge delega di riforma dello strumento militare, voluta dal Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, nonostante il periodo di forte crisi economica che sta colpendo ogni settore della nostra società, si dà il via all’acquisto di 90 cacciabombardieri F35 e di altri costosi armamenti. Mi auguro che questa mozione possa rappresentare la base per la nascita di una piattaforma comune in tema di politiche della pace e per un migliore welfare”.