Cerveteri. “Nel Pd si deve parlare di politica e di programmi”

CERVETERI – La fine dello scorso anno ha portato importanti cambiamenti nella politica italiana dovuti fondamentalmente all’esito negativo del referendum costituzionale del 4 dicembre.
A Cerveteri, in particolare, l’anno si è concluso tra polemiche inutili ed accuse sterili che purtroppo non hanno permesso la nascita di un dibattito politico all’interno del PD che fosse funzionale alle elezioni amministrative locali.
Ora è stato aperto il tesseramento che terminerà a brevissimo, senza tuttavia che si sia avviato alcun percorso su programmi o progetti futuri.
Come associazione, i cui membri si riconoscono nel PD e nel centro sinistra, ci poniamo dei dubbi e delle perplessità sul futuro di un partito che dovrebbe parlare di programmi oltre che di rapporti di forza.
Attualmente il partito è frammentato tra chi vede il PD come cardine di uno schieramento di forze di centro sinistra che dialogano tra loro e chi ha come unico obiettivo “eliminare” esponenti dell’attuale amministrazione come Pascucci, Zito o Battafarano ed altri consiglieri comunali che si sono avvicinati al PD.
Legittime e comprensibili appaiono quindi le perplessità degli elettori che non hanno capito le strane vicinanze con la destra, a volte anche estrema; gli attacchi scomposti al Presidente Zingaretti ed alcuni Onorevoli e Consiglieri regionali; i tentativi di sabotare il complesso lavoro di mediazione del Delegato provinciale Marco Catalini; le incomprensibili (e finora impunite) auto convocazioni ed auto nomine (a coordinatore e due suoi vice, oltre che del presidente del circolo) poi sconfessate dal Partito provinciale; così come l’uso abusivo del simbolo del PD in eventi in cui si è dato eco ad esponenti del M5S e del fronte del NO al referendum.
Come può quindi un elettore del PD, anche se attento, a non essere confuso dopo queste settimane?
In realtà in parte lo siamo anche noi ed è per questo motivo se a partire da ora le nostre priorità saranno i programmi non i giochi di potere, le idee sulla città che vogliamo non le inutili e dannose guerre intestine.
E porteremo avanti queste priorità riprendendo il dialogo con tutte le forze di centro sinistra, incluso naturalmente quello con l’attuale amministrazione ed il Sindaco Pascucci.
Lavoreremo per applicare anche qui nel locale il progetto politico che Zingaretti ha inaugurato con le elezioni della Città Metropolitana, ossia collocare il PD come asse portante dello schieramento di centro sinistra che dovrà coinvolgere le forze politiche oltre che quelle civiche e della società civile.

Futuro democratico Cerveteri