Cerveteri. “Dove finirà la spazzatura di Roma?”

CupinoroCERVETERI – Dove finirà la spazzatura di Roma? Per Alemanno potrebbe essere Cupinoro. Per i Verdi ecologisti e reti civiche di Cerveteri “sono evidenti conferme dell’ ignoranza e superficialità” con cui si affrontano sempre più spesso temi ambientali.
“Vecchi problemi, antiche soluzioni – commentano gli mambientalisti ceretani – Infatti da quanto si apprende dal web e da alcuni quotidiani nazionali, lo scorso 18 ottobre Gianni Alemanno in presenza
dell’Assessore Capitolino all’Ambiente Marco Visconti ha avuto un incontro in Campidoglio con alcuni comitati cittadini di Valle Galeria. In questa occasione sembra che il Sindaco di Roma abbia di nuovo ipotizzato di smaltire l’immondizia dei romani in provincia. Una linea coerente, quella di Alemanno, che
ha sempre visto la provincia come la discarica di Roma che non ci sorprende ma ciò che fa crescere la nostra preoccupazione è che il sito più plausibile nella gestione del post-Malagrotta sia proprio la discarica di Cupinoro. Tutto questo accade a circa un mese di distanza da quando oltre dieci Comuni del Lazio, con Cerveteri capofila, hanno depositato in data 27 settembre presso la sede della Corte d’Appello le delibere approvate nei singoli Consigli Comunali che prevedono l’abrogazione della seconda parte del Piano dei Rifiuti Regionale approvato con delibera n. 14 del Consiglio Regionale del Lazio in data 18.01.2012 ai sensi della L.R. 27/98”.
Secondo i Verdi ecologisti e reti civiche di Cerveteri sarebbe opportuno coinvolgere e interpellare i cittadini interessati in prima persona secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Aarhus (Direttiva 2003/35/CE) ratificata con la Decisione (fonte normativa europea classificata come vincolante) 2005/370/CE. che stabilisce quanto segue: art. 1: “Per contribuire a tutelare il diritto di ogni persona, nelle generazioni presenti e future, a vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere, ciascuna parte garantisce il diritto di accesso alle informazioni, di partecipazione del pubblico ai processi decisionali e di accesso alla giustizia in materia ambientale in conformità delle disposizioni della presente convenzione”.
“Premesso tutto questo – concludono gli ambientalisti – la domanda che ci poniamo è la stessa: pensiamo troppo a dove mettere i rifiuti e non a come produrne meno? Questa potrebbe essere la prima soluzione, ove il piccolo sforzo di ognuno diventerebbe un grande traguardo per tutti”.