Cerveteri, approvato il nuovo Piano di Emergenza Comunale

CERVETERI – Il Consiglio Comunale di Cerveteri ha adottato mercoledì scorso il nuovo Piano di Emergenza Comunale, un documento di fondamentale importanza poiché illustra e stabilisce le procedure che è necessario mettere in atto per garantire l’incolumità della cittadinanza in occasione di eventi calamitosi. L’atto, proposto dal Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci e presentato in Aula dal Capo della Ripartizione Sicurezza, Col. Marco Scarpellini, che ne ha curato anche la predisposizione, ha ricevuto l’approvazione dei Consiglieri Comunali sia di maggioranza che opposizione, a parte l’astensione dei Consiglieri Orsomando e De Angelis.
“La Ripartizione Sicurezza del nostro Comune ha compiuto un lavoro eccellente – ha detto il Sindaco Alessio Pascucci – Il nuovo piano è stato concepito in modo da essere immediatamente chiaro e comprensibile, e dettaglia punto per punto le procedure che devono essere seguite in caso di emergenza, stabilendo compiti e responsabilità. Quando si affronta un’emergenza è indispensabile che ognuno conosca il proprio ruolo affinché le operazioni di assistenza e soccorso siano compiute nei modi e nei tempi previsti al fine di salvaguardare l’incolumità dei cittadini”.
Sebbene ne abbia l’aspetto, oltre 350 pagine divise in 3 volumi più gli allegati e un’ampia cartografia, il Piano di Emergenza non è un’enciclopedia, bensì un manuale pratico, da tenere sempre a portata di mano da parte degli uffici comunali per agire con rapidità e certezza. A breve sarà pubblicato sul sito web del Comune, per permetterne la consultazione da parte di tutti i cittadini.
“Siamo partiti da un attento studio del territorio comunale – ha spiegato il Comandante Scarpellini – e dall’individuazione delle criticità che questo evidenzia per definire i rischi reali a cui i cittadini di Cerveteri potrebbero essere esposti in caso di eventi atmosferici di particolare entità, calamità naturali, o nelle emergenze causate dalla mano dell’uomo, come ad esempio un incendio boschivo. Una comunità in grado di conoscere i rischi del proprio territorio, preparata ad affrontarne le conseguenze con la capacità di difendersi e di riprendersi dagli effetti di una catastrofe, è una comunità che vuole essere resiliente. Le autorità locali, in questo, non hanno soltanto il compito di coordinare i soccorsi o, ad esempio, guidare l’esodo dei cittadini, ma anche fare un’adeguata attività di informazione e prevenzione dei rischi. Questa è forse la finalità più importante del piano che abbiamo predisposto”.