Ceccarelli: “Allumiere non è razzista, Tosa parla a sproposito”

ALLUMIERE – Dal Consigliere comunale Simone Ceccarelli riceviamo e pubblichiamo:

“E per finire in bellezza, ad Allumiere ci mancava solo Lorenzo Tosa “a giudicar da lungi mille miglia con la veduta corta d’una spanna”. Questo paladino dei già garantiti, questo moralista arcobaleno, questo ammiraglio perbenista e benpensante dell’indignazione upper east side, oggi, frugando su internet, non ha trovato niente di meglio da retwittare che la vicenda che tanto sta facendo discutere Allumiere. Ma come ogni grande traduttore dei traduttor d’Omero, il virtuoso parla di ciò che non sa, viene a conoscenza di un bambino aggredito, si fionda a guisa della iena sulla carcassa abbattuta da altri, legge che il bambino ha la pelle nera e subito si attiva il suo radar antirazzista, senza rendersi conto di essere lui il primo a vedere il colore della pelle come una discriminante. Stavolta dà il meglio di sé, riconoscendo il razzismo addirittura in bambini di dieci anni. Di questo cantore del nulla (si narra che se dovesse cadere il cellulare mentre si legge un suo articolo, si produrrebbe la tipica eco da vuoto pneumatico) ho già parlato anche troppo, ma ci tengo ad aggiungere una cosa: la sua analisi è superficiale e banale, mentre la situazione è molto più complessa, e se vuole sono disposto a spiegargliela, confrontandomi con lui in un dibattito pubblico, in piazza, quando vuole. Sappia, Tosa, che parole come razzismo, fascismo, nazismo sono parole importanti, delicate, che vanno utilizzate con parsimonia. Perché se noi diciamo che sono razzisti i bambini di 10 anni, poi mi mancano le parole per definire, ad esempio, i fratelli di Colleferro, o la professoressa di Perugia che diceva di un suo alunno “bisogna isolare lo scimpanzè”. Questi sono razzisti, perché è il razzismo il movente della loro violenza. Quando invece si esercita violenza per altre ragioni, come ad Allumiere è già avvenuto altre volte tra bambini (una delle ultime si è verificata pochi giorni prima del caso in questione), il movente è da ricercare in dinamiche di gruppo, è lì che bisogna intervenire, non altrove. Chi in casi del genere si ostina a voler trovare per forza un movente razzista, è egli stesso razzista, poiché insiste su una distinzione epidermica che, per fortuna, per la stragrande maggioranza delle persone, non rappresenta in alcun modo nessun elemento di discrimine. Quindi, i suoi predicozzi dalla torre d’avorio, come un muezzin ma più conformista, Lorenzo Tosa li vada a fare alle sue masse ossequiose e genuflesse da qualche altra parte, oppure se vuole conoscere davvero la situazione di Allumiere, venga a trovarci. Scenda sul campo, come faceva un tempo il buon giornalismo, e magari troverà argomenti molto più seri su cui scrivere qualcosa di importante. Un giornalista degno di tale nome che non si limiti a replicare notizie di altri, parlando di Allumiere affronterebbe la questione del concorso, ma forse Tosa non lo fa perché la vicenda imbarazza un’area politica alla quale, evidentemente, egli non intende torcere un capello. E pensare che per perseguire l’obiettivo dei big likes, gli basterebbe condividere ogni giorno foto di gattini, si risparmierebbe la fatica di scrivere e, di conseguenza, la faccia”.

Simone Ceccarelli – Consigliere Comunale Art.1/LeU Allumiere