Ceccarelli: “Ad Allumiere il PD festeggia la vittoria della destra”

ALLUMIERE – Da Simone Ceccarelli, Consigliere Comunale di Articolo UNO Allumiere, riceviamo e pubblichiamo.

“Ad Allumiere il PD festeggia la vittoria della destra. Si resta basiti di fronte alla faciloneria di un partito che si ritiene soddisfatto di risultare, sì, il primo partito del paese, ma col magro bottino di 550 voti mentre la somma delle destre sfonda ampiamente il tetto degli 800. Il PD che fino a qualche anno fa viaggiava a ridosso dei 900 voti, oggi canta vittoria per un risultato che è quasi la metà della forza espressa in un passato anche abbastanza recente. Esattamente come quel tizio che fischietta mentre sega il ramo su cui è seduto, la segreteria allumierasca del PD festeggia di fronte non già alla mucca nel corridoio di bersaniana memoria, ma davanti ad un gigantesco pachiderma. Quel partito non guadagna consensi a partire dalle lezioni all’Università Agraria di due anni fa, quando i cinque candidati targati PD raccolsero, appunto, 540 voti. Intanto la destra cresce e per la prima volta nella storia repubblicana, l’area complessiva delle destre surclassa quella di sinistra. Questo devastante risultato è il chiaro prodotto di un’egemonia democristiana esercitata all’interno di quel partito, guarda caso da due anni, di una sciagurata corsa al centro che ha dimenticato e umiliato l’eredità storica della sinistra allumierasca. Così facendo, è naturale che quel patrimonio politico si disperda. Non è necessario aver studiato statistica (anche se per farsi classe dirigente di un partito sarebbe preferibile averlo fatto, se non altro per non compiere analisi politiche campate in aria) per individuare nella linea politica del PD la principale responsabilità di questo epilogo. Per carità di patria evitiamo di considerare il fatto che all’interno di quei 550 voti ci sono anche i voti di Articolo UNO su Pietro Bartolo, che non a caso è risultato il secondo più votato della lista. L’auspicio è che i dati elettorali vengano letti con onestà e che la sinistra interna al PD si renda conto che non è più solo urgente cambiare linea, radicalizzarsi e guardare verso sinistra anziché al centro democristiano, ma diventa perfino un dovere storico. Per farlo, però, quel partito non ha altra scelta che aprire un conflitto interno nei confronti di chi ha dato le carte in questi due anni, proponendo un cambio di dirigenza e contenuti. Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai, diceva De André. Sta al coraggio di chi, esautorato, è attualmente alla guida del partito decidere se aprire una nuova stagione o perseverare diabolicamente nell’errore. Il dramma è che il prezzo di quell’errore lo pagheremo tutti, anche chi dalla più alta scranna del palazzo comunale ostenta una miopia politica tale da cantare vittoria tra mille macerie. D’altra parte, anche a bordo del Titanic che colava a picco c’era un’orchestra che continuava, imperterrita, a suonare”.

Simone CeccarelliConsigliere Comunale Articolo UNO Allumiere