Canale Monterano. “Prosegue la battaglia contro il passaggio ad Acea Ato2”

CANALE MONTERANO – “La volontà dei cittadini non deve essere mai messa in discussione. Gli Italiani hanno deciso che l’acqua deve restare pubblica”. Così il sindaco di Canale Monterano Angelo Stefani nell’intervento che sabato ha riunito al teatro comunale Maurizio Fiorani in assemblea pubblica sindaci, amministratori regionali, ed esponenti del Forum Italiano per l’acqua pubblica. Un assemblea introdotta da alcuni versi di Dante sull’acqua e sulla ironica gag “acqua naturale e minerale” di Pasquale Festa Campanile interpretate dal cittadino- attore Vincenzo Preziosa.
“Oggi nel Lazio siamo rimasti un manipolo di sindaci ad opporci al passaggio delle strutture idriche e depurative ad Acea Ato 2, ricordando il ricorso pendente al Tar del Lazio. Non è facile – ha aggiunto Stefani – lottare con i poteri forti di una società per azioni non avendo nessun aiuto dalle amministrazioni sovraordinate, anzi”.
Nel suo intervento Stefani, davanti ad una nutrita platea, ha fatto il punto sui sistemi di approvvigionamento idrico comunali e sugli impianti di depurazione ricordando in particolare la scadenza, prevista per il 13 aprile, del bando per i lavori di ammodernamento dei depuratori comunali Trocchi e Tobia. In fatto di analisi Stefani ha sottolineato come il controllo a Canale Monterano venga effettuato quotidianamente e che, per ridurre le concentrazioni di arsenico e floruri, si ricorra alla miscelazione. Sotto questo aspetto il sindaco Stefani ha voluto consegnare un riconoscimento ai due fontanieri,che si occupano con competenza e professionalità ogni giorno per i servizi riguardanti gli acquedotti comunali e i sistemi di depurazione. Stefani ha parlato anche del fiume Mignone, lungo il quale vengono effettuati mensilmente dei controlli da parte dei vigili urbani per individuare eventuali sversamenti illegali o abbandono di rifiuti
L’Assemblea è proseguita con gli interventi del sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino, dell’assessore all’Ambiente di Anguillara Enrico Stronati, di un rappresentante della società Flavia Acque, in rappresentanza del sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, del consigliere di minoranza uscente di Bracciano Massimo Guitarrini. Cozzolino, ricordato la firma della convenzione con Acea ad opera di un commissario prefettizio, ha sottolineato che di fatto il passaggio non è stato ultimato e che è importante continuare ad opporsi al passaggio. Stronati, dati alla mano, oltre a ricordare la caratteristica extracommercio del bene acqua, ha simulato l’aumento dei costi delle tariffe con il passaggio Acea. Guitarrini parlando della recente firma della convenzione con Acea da parte dell’attuale commissaria di Bracciano ha sottolineato che un margine resta ancora aperto in sede di procedure riguardanti la consegna degli impianti.
All’assemblea ha preso parte anche il consigliere regionale Devid Porrello il quale ha sottolineato la grande rilevanza dell’approvazione della legge 5 che rivoluziona la logica sull’acqua individuando gli ambiti di bacino idrografico in luogo degli attuali Ato definiti in base a meri confini amministrativi. Una legge che tutt’oggi attende attuazione e che, anche secondo Valentino Libbi del Coordinamento Provinciale Acqua Pubblica Roma Nord, moderatore dell’incontro, deve essere la normativa di riferimento sulla questione acqua.
L’incontro ha visto gli interventi di Aristide Apolloni della Asl Roma 4 che ha spiegato come si svolgono le analisi mirate alla prevenzione parlando di un “costante interesse delle amministrazioni interessate” e di Rolando Morelli del titolare della Lab Service struttura che si occupa delle analisi delle acque, secondo il sistema Accredia, su richiesta delle amministrazioni locali.
Agli interventi programmati sono seguiti numerosi interventi dei cittadini tra cui quello di Daniele Natili che ha ribadito il diritto all’acqua quale bene comune e di un esponente del Comitato “Non ce la beviamo” di Viterbo.