BRACCIANO – Ricordate la smart city di Tondinelli? Tutte false promesse di un programma elettorale rimasto solo sulla carta. A due anni circa dalle elezioni amministrative è evidente il fallimento della giunta. L’unica eredità che si prospetta sono, forse, nuovi loculi. Davvero un triste risultato.
Il municipio in questi due anni è divenuto il palazzo dei veleni. I segretari comunali vanno e vengono, ad oggi siamo al quinto segretario comunale sostituito. Funzionari comunali si sono trasferiti altrove, pur di non avere a che fare con questa amministrazione e si esternalizzano ruoli importanti a scapito delle professionalità interne.
Sono stati cacciati ben quattro assessori, si premia con una poltrona in giunta l’indagatore della procura e, soprattutto, si promuove a vicesindaco l’ex “avversario” delle elezioni.
La scuola materna comunale, boicottata da questa giunta, si avvia irreparabilmente verso la chiusura. L’asilo nido è partito con un eclatante flop, nel sociale si spendono 14mila euro in sei mesi per una professionalità esterna sottraendo fondi ai servizi, per i giovani e il turismo non si stanzia neanche un euro, il bilancio è sotto osservazione dalla Corte dei Conti.
L’amministrazione, avviata con il procurato fallimento della Bracciano Ambiente, è proseguita peggio. Strutture pubbliche importanti sono chiuse. Porte sbarrate agli impianti sportivi, al Museo Civico, all’auditorium comunale, al “nuovo” centro civico di Bracciano Nuova. Il centro storico è deserto. La scuola elementare è transennata dal mese di gennaio senza fare alcun intervento, tutte le strade comunali, da quelle periferiche a quelle del centro urbano, sono in condizioni post-belliche.
Più che ai cittadini questa amministrazione si è votata tutta al “cittadino” al quale sono stati riservati provvedimenti importanti, financo un Consiglio comunale. L’arrivo di Acea e il carobollette ha colpito moltissime famiglie. Per fare cassa il Comune conta di incassare ben 720mila euro da multe e sanzioni varie.
Altro che città intelligente promessa agli elettori. Bracciano è una città in declino. Il commercio soffre, il decoro urbano non esiste, il turismo soffocato.
Le responsabilità sono chiare. Tondinelli e la sua corte di consiglieri, buoni solo ad alzare la mano senza nemmeno dire una parola, se ne devono andare. La città non li vuole.
Questa è l’unica cosa intelligente che questa giunta, sfiduciata dai suoi stessi elettori, può fare. Restituite Bracciano ai cittadini. Andate a casa subito. Altri tre anni di questa amministrazione sarebbero il colpo di grazia. Bracciano merita di più!
Claudio Gentili – Consigliere comunale di Per un’altra Bracciano