Allumiere. L’opposizione: “Pasquini non pensi di difendersi con i soldi dei cittadini”

ALLUMIERE – Dai Consiglieri comunali di minoranza Simone Ceccarelli (leu), Giovanni Sgamma (Fi) e Roberto Taranta (M5S) riceviamo e pubblichiamo:

“Nella conferenza dei capigruppo, convocata nella serata di martedì 13 aprile, laddove tutti noi ci saremmo aspettati la comunicazione delle dimissioni del sindaco che, cedendo finalmente al buonsenso, avrebbe permesso ai cittadini di Allumiere di superare una delle più tristi pagine della sua storia, Pasquini ha comunicato la sua intenzione di rimanere seduto sulla poltrona di sindaco di Allumiere. Di fronte agli sguardi sconcertati dell’opposizione, Pasquini ha promesso di accogliere la proposta di istituire una commissione d’indagine, che abbiamo protocollato il data 9 aprile (addirittura prima della sua diserzione televisiva da Giletti) sostenendo che è necessario fare chiarezza sulla questione. Ma come? Che fine hanno fatto i proclami roboanti in cui si annunciava ai quattro venti che sarebbe stato tutto regolare, che il lavoro sarebbe stato svolto con professionalità e serietà, che nessuno avrebbe dovuto permettersi di mettere in discussione o danneggiare il nostro buon operato e la nostra comunità? Se era così sicuro della giustezza delle procedure, perché oggi vuole fare chiarezza? Quale necessità giustifica questo cambio di posizione? Le cose sono due: o Pasquini si è reso conto solo adesso che qualcosa non ha funzionato, allora a maggior ragione deve dimettersi, per manifesta incapacità, oltre che per dignità politica, oppure ne era già al corrente da tempo e le sue roboanti dichiarazioni di questi giorni passati erano di facciata. Quale delle due ipotesi è vera, Pasquini? C’è stato qualcosa di strano per cui serve fare chiarezza oppure è vero quanto da Lei dichiarato ad Etruria News in data 11 aprile: “l’immagine di Allumiere esce distrutta per fatti che non esistono. Il Comune è la vera parte lesa di tutta questa storia”? Perché se il Comune di Allumiere è parte lesa in un eventuale danno d’immagine, ci aspettiamo immediate querele contro chi ha nuociuto all’immagine del nostro paese. Come può considerarsi parte lesa, infatti, senza sporgere denuncia? In tal caso Pasquini attivi l’ufficio legale del Comune e citi in giudizio chi di dovere. Ma se Pasquini ha in mente di attivare lo stesso ufficio legale per difendere sé stesso da eventuali aspetti legali che dovessero coinvolgerlo in questa vicenda, se lo tolga immediatamente dalla testa. Perché se si dovessero accertare incongruenze nelle procedure tali da richiedere un coinvolgimento legale di Pasquini, non sarebbe certo il Comune di Allumiere, e quindi i cittadini con le loro tasse, a dover pagare le spese legali. Non accetteremmo impassibili che Allumiere subisse, oltre il danno, anche la beffa, e saremmo pronti, in quel caso, ad impugnare il provvedimento al TAR e, se necessario, anche alla Corte dei Conti, chiedendo che sia il Comune di Allumiere a costituirsi come parte lesa nei confronti dello stesso Pasquini. Ci auguriamo, e gli auguriamo, che non si presenti questa eventualità e che tutto si risolva per il meglio, ma in caso contrario, il diritto di Pasquini di difendersi non può in alcun modo gravare sulle tasche dei cittadini di Allumiere”.

Simone Ceccarelli (Leu), Giovanni Sgamma (Fi) e Roberto Taranta (M5S) – Consiglieri comunali Allumiere