ROMA – “Nell’esprimere solidarietà ai lavoratori del call center di Acea spa che hanno protestato oggi contro il rischio di perdere il proprio posto di lavoro, per via di un bando sul nuovo affidamento del servizio basato su criteri di massimo ribasso e delocalizzazione, voglio sottolineare che non è questa la logica per governare un’azienda al 51% a partecipazione comunale. Ci saremmo aspettati un cambio di passo dal nuovo managment. E invece oltre ai soliti guasti ai software che producono doppie fatturazioni, bollettini gonfiati, teleletture piene di errori e cartelle pazze, oggi ci troviamo a parlare di mancanze di tutela per lavoratori che negli anni hanno maturato esperienza e professionalità, per i quali tuttavia il nuovo bando di gara non impone alcun obbligo di riassorbimento. Spero quindi che il nuovo managment di Acea sappia davvero esprimere un segnale di rinnovamento che non si esaurisca nell’installazione, attualmente in corso, di un distributore automatico gratuito di acqua naturale e gassata presso il salone del pubblico della sede a piazzale Ostiense. Piuttosto che operazioni di immagine servirebbe l’impegno concreto per salvare quei 420 lavoratori che si battono per continuare a svolgere il loro servizio anche dopo il prossimo 30 settembre”.
Così in una nota Oscar Tortosa, capogruppo del Partito Socialista Italiano e Vice Presidente della Commissione attività produttive al Consiglio della regione Lazio.