CIVITAVECCHIA – Il Codacons, in qualità di Associazione Ambientalista, si costituirà parte civile nel procedimento oggetto del sequestro -firmato dal Gip Massimo Marasca – dell’oleodotto che da Civitavecchia porta il combustibile all’aereoporto di Fiumicino. Plaudendo alla motivazione del Gip che ha ordinato i sigilli “finchè non saranno installati adeguati sistemi di controllo atti ad impedire ulteriori reati“, partecipando al procedimento, oltre che verificare la bontà del sistema di controllo che Eni deve ora attuare, e l’adeguatezza dei Piani di caratterizzazione e della bonifica che sarà effettuata, l’Associazione a difesa dell’Ambiente e dei Consumatori, intende anche capire come mai, dallo sversamento di 30mila lt. di carburante nelle acque e terreni di Maccarese e Palidoro riversatosi poi sulla spiaggia di Passoscuro che ha provocato ingenti danni all’ambiente e una massiccia moria di animali, avvenuto il 5 novembre, “l’Eni, non abbia ancora provveduto, ad oggi, a mettere in sicurezza l’impianto di cui è proprietaria, al punto da terminare la forzosa chiusura da parte dell’Autorità Giudiziaria”.