Ebola. Pellegrino: “Fino a che punto governo e amministrazione sottovaluteranno rischio contagio?”

ROMA – “Due casi sospetti di ebola in due giorni a Roma: prima un nigeriano ricoverato presso l’ospedale Spallanzani, poi un ortopedico marchigiano che era stato a contatto con un pediatra ungherese di Emergency che aveva contratto il virus. Speriamo che i test diano esito negativo, scongiurando ogni rischio per la comunità. Mi chiedo però cos’altro debba succedere, fino a che punto governo nazionale e amministrazione capitolina abbiano intenzione di sottovalutare il problema di una potenziale epidemia”. Lo dichiara Cinzia Pellegrino, referente per Roma Capitale del Dipartimento di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale che si occupa della tutela delle Vittime di violenza.
“E’ assurdo – prosegue – come non abbiano ancora predisposto un deciso piano straordinario per affrontare l’emergenza e non prendano una volta per tutte in considerazione la possibilità di chiudere le frontiere. Occorre fare tutto ciò che è necessario per evitare vittime innocenti e garantire alla città un’offerta di prevenzione sanitaria adeguata. Ad oggi tutto questo manca, perché evidentemente secondo chi governa bisogna tutelare tutti fuorché gli italiani. Non è un caso che proprio ieri centinaia di cittadini romani, ormai stanchi ed esasperati dalle politiche buoniste della sinistra, abbiano partecipato alla manifestazione promossa ieri da Fratelli d’Italia-An in Campidoglio per dire basta alla fallimentare operazione Mare Nostrum e ad un’immigrazione clandestina dilagante e del tutto incontrollata. Il sindaco Marino continua ad aumentare le tariffe e tagliare i servizi essenziali per i cittadini romani, specialmente per i più sfortunati o in difficoltà, ma al contempo spende 24 milioni di euro per accogliere gli immigrati clandestini e altri 24 per i campi nomadi. Non c’è più tempo da perdere: si ricordi di essere il sindaco della Capitale e cominci ad occuparsi delle vere emergenze dei romani, oppure vada a casa prima di fare altri danni”.