CIVITAVECCHIA – “Fate come dico ma non fate come faccio” questo in sintesi il riassunto della mozione annunciata oggi a mezzo stampa dal Pd. Dopo aver messo per anni gli inappropriati contributi Enel nella spesa corrente, dopo aver preso 19 milioni di euro in 18 mesi senza alcuna convenzione, oggi il Partito Democratico impartisce lezioni, confermandosi senza alcuna visione politica del futuro continuando a parlare sempre delle stesse cose ormai da anni: soldi Enel e prospettive di lavoro di tre mesi in tre mesi tramite borse. Oggi riconosce, ma prima di lei l’hanno riconosciuto gli ispettori del MEF, che tali contributi non andavano inseriti nella spesa corrente ed è necessaria una convenzione.
In realtà andare a chiedere col cappello in mano 10 milioni di euro l’anno all’Enel senza alcuna contropartita e nessun atto formale a sostegno equivale a chiedere beneficenza ad una S.p.A. che ha come ragione sociale il profitto. Per questa ragione lo stesso partito Democratico sa benissimo che un tale accordo è impossibile, i primi ad arrabbiarsi sarebbero gli investitori di ENEL che non potrebbero accettare che i loro dividendi fossero elargiti senza alcun vantaggio. Pertanto, insieme alla convenzione, ci dica il PD cosa dovremmo dare in cambio. Un Inceneritore? Il quarto gruppo? La promessa di chiudere gli occhi e far finta di nulla qualora succedesse qualche problema? Il ritiro della mozione dell’AIA? La verità è che le proposte del PD sono retoriche, infantili e perdenti.
Prospettare borse di lavoro, poi, equivale a continuare a ragionare di tre mesi in tre mesi, senza una visione a lungo termine e, volendo pensare in maniera maliziosa, cosa che sicuramente il Pd non ha intenzione di fare, costruirsi un bacino di clientele con delle persone disperate e perennemente in emergenza, alle quali prospettare solamente un futuro a brevissimo termine e, per questa ragione, continuamente dipendente dalle elargizioni della politica locale. Abbiamo in mente una Civitavecchia diversa, con uno sviluppo eco-sostenibile, con uno sguardo al turismo e con prospettive d’innovazione tecnologica; all’interno di queste linee guida si inserisce perfettamente l’accordo che Enel firmò con l’allora amministrazione comunale di 300 milioni di euro di investimento nell’energia eolica che però poi nessuno si sforzò di far rispettare. Noi vogliamo fortemente proseguire sul percorso tracciato dal nostro programma elettorale e consegnare al termine del mandato una Civitavecchia più pulita, con più lavoro e con una classe politica distante dagli affari. L’amministrazione del Movimento Cinque Stelle è nata per rappresentare una novità, dopo anni di servilismo: non per essere la copia in carta carbone delle precedenti amministrazioni”.
Daniele Brizi – Consigliere Comunale M5S