Aia, replica al vetriolo di Tidei a Grande: “Intellettualmente disonesta”

CIVITAVECCHIA – “Come al solito per i 5 Stelle si tratta solo di una gara: sono sempre più impegnati a distruggere il passato e a cercare qualche colpevole invece che a costruire il futuro. Dire che solo loro e Sel vogliono la riapertura dell’Aia è un atto di grandissima disonestà intellettuale, oltre che un’evidente falsità, poiché anche nella mia mozione si impegna il Governo a riesaminare l’Aia”. Così l’On. Marietta Tidei replica alla collega Cinque Stelle Marta Grande sulla questione Aia, la cui polemica si fa sempre più rovente. “Forse – prosegue la Tidei –l’onorevole Grande non ha ben capito che in una mozione parlamentare ciò che conta e’ l’impegno al quale il Parlamento vincola il Governo, non le nostre convinzioni sul passato e la richiesta di riesame sulla mia mozione è chiarissima. Ribadisco che per me il riesame è l’obiettivo finale e cerco di conseguire quest’obiettivo attraverso gli strumenti che ci da’ la legge per la riapertura dell’Aia, attraverso cioè la revisione periodica delle Bat da parte della Commissione europea. All’amministrazione 5 Stelle non interessa riaprire l’Aia: ha avuto otto mesi per richiedere il riesame, ma non l’ha fatto. Ai pentastellati interessa solo dimostrare che Tidei e il Pd hanno sbagliato, avvalendosi tra l’altro di argomentazioni false. Non credo che l’Enel avrebbe potuto bruciare piu’ di 4 milioni di tonnellate di carbone per tutti gli anni a partire dall’entrata in esercizio dell’impianto di Torrevaldaliga Nord senza che gli organismi di controllo censurassero un discostamento cosi’ ampio rispetto alle previsioni del decreto Via del 2003. Ne’ credo che con l’Aia del 2013 ci sia stata alcuna sanatoria visto che nel 2013 l’Enel ha bruciato 300mila tonnellate di carbone in meno rispetto al 2012″. “Ai pentastellati – prosegue Marietta Tidei – interessa alzare un gran polverone per coprire l’inefficienza amministrativa che da otto mesi e’ sotto gli occhi di tutti. Nulla stanno facendo per verificare che Enel ottemperi alle prescrizioni, nulla stanno facendo affinché Enel, a fronte di enormi guadagni, lasci qualcosa sul territorio in termini di compensazioni ambientali e non. L’atteggiamento puerile dimostrato dall’amministrazione non interloquendo con Enel sarebbe stato comprensibile se in questi mesi avesse messo in atto un’azione concreta, supportata da atti amministrativi, volta a contrastare l’azione di Enel sul territorio. Così non e’ stato: in otto mesi l’amministrazione più ambientalista della storia cittadina non ha fatto nulla su questo tema. La mia mozione chiede il riesame dell’Aia, chiede un impegno preciso al Governo sulla riapertura e sulla verifica puntuale rispetto all’ottemperanza, da parte di Enel, di tutte le prescrizioni contenute nell’Aia del 2012. Le polemiche non mi interessano, ma il clima che stanno generando sta cominciando a diventare pesante e c’è già qualche pazzo che ha superato il limite”.