“Vi racconto una storia”

CIVITAVECCHIA – Vi racconto una storia.
Inizia il 6 marzo 2015. Come presidente del Comitato San Gordiano Boccelle, dopo mesi di attesa, vengo ricevuto dal sindaco Antonio Cozzolino. Con me la vice presidente Marisa Ciranna. Un incontro positivo, che si focalizzò sulle emergenze del quartiere, tra le quali: abrogazione definitiva dei piani integrati, “dormienti” in Regione attraverso un passaggio in consiglio comunale e completamento delle urbanizzazioni nell’area Boccelle.
Su questi temi riscontrammo la convergenza del Sindaco, nonché unità sulle soluzioni. Il primo cittadino, dichiarandosi d’accordo su tutto, anche perché la battaglia sui piani integrati vide l’impegno di molte persone che oggi siedono sui banchi dell’aula Pucci e di qualche attuale assessore, si impegnò a dare seguito alla conversazione con i fatti.
Previo passaggio con l’assessore ai lavori pubblici.
Nello stesso arco di tempo ci fu un incontro con la presidente del consiglio comunale, Alessandra Riccetti. A lei fu chiesta una “corsia preferenziale” per arrivare rapidamente all’approvazione degli atti per l’abrogazione definitiva dei piani integrati, richiesta accolta con entusiasmo. Ma per mettere in moto il consiglio comunale c’era bisogno di avere gli atti, di competenza dell’assessorato ai lavori pubblici.
Vale la pena ricordare che quegli atti erano stati già predisposti dalla precedente amministrazione, che aveva messo all’opera gli uffici. Erano documenti da attualizzare e basta. Il grosso del lavoro era già compiuto.
Oggi è il 31 ottobre 2015. In tutto questo tempo nessuna novità. Resta la piena convergenza politica sugli obiettivi con il sindaco e la disponibilità della presidente del consiglio comunale. Manca il lavoro dell’assessore ai lavori pubblici e degli uffici a lui sottoposti.
Perchè?
Già a suo tempo dissi al nostro sindaco che l’architetto Pantanelli era la persona peggiore nel posto meno opportuno. Giudizio che mi sento di sottoscrivere di nuovo. L’immobilità dell’assessore è pari solo alla quantità di promesse mancate, promesse da lui fatte prima e durante la campagna elettorale. Chi di voi non ricorda il famigerato “regio decreto” in base al quale il sindaco poteva chiudere immediatamente la centrale di Torre Valdaliga Nord? Qualcuno di voi ha visto il sindaco Cozzolino chiudere la centrale? Ed ancora, secondo l’architetto Pantanelli, con poco lavoro e poco sforzo si potevano avere una gran quantità di case popolari. Voi le avete viste? E la famigerata variante 29, con tutte le sue filiazioni, madre di tutte le porcate in ambito edilizio, che l’architetto diceva di voler eliminare dalla faccia della terra, è stata eliminata? Ovviamente no.
Siamo di fronte ad un incapace. Ed insieme a questo l’esempio massimo di come il potere cambi le persone e di come il rivoluzionario si tramuti in borghese.
Quindi niente atti per l’abrogazione dei piani integrati.
E le urbanizzazioni a Boccelle? Si fermarono con il cadere dell’amministrazione precedente alla giunta Cozzolino. I lavori non sono più ripresi. Parliamo di lavori a carico dei costruttori e non del comune. Più volte il nostro comitato ha fatto presente la pericolosità della situazione delle opere incompiute ed insieme la lesione dei diritti dei residenti che, sulla carta, hanno acquistato case calate in un contesto con servizi ed aree verdi allo stato dei fatti inesistenti perché mai completati. Dall’assessorato, chiamato in causa anche su questo, nessuna risposta.
Sia chiaro. Io credo che l’assessore ai lavori pubblici sia un incompetente. Decisamente anche un vanaglorioso pieno di se, ma credo anche che sia una persona onesta. Ma altri potrebbero credere che dietro l’inadempienza degli uffici, la carenza di una linea politica precisa sulle urbanizzazioni a Boccelle, al non rispondere a richieste precise e pressanti, tra le pieghe dell’ostinato ed ostentato silenzio, ci possa essere un assessore, che è anche architetto, che come tale vive di edilizia, che non ha voglia inimicarsi i costruttori. Del resto al termine della consiliatura, cessando l’incarico assessorile, dovrà tornare a vivere della libera professione.
Sarebbe un peccato prestare il fianco a simili chiacchiere. Però perdurando la situazione cosa dovrà pensare, non il presidente Pascale, che, ripeto, sa benissimo che l’assessore è onesto, ma il cittadino che giudica oggettivamente ciò che vede?
Mi rivolgo al Sindaco Cozzolino. Per l’ennesima volta ti ripeto: fai il sindaco. Un sindaco sa anche quando deve dare una lavata di capo ai suoi assessori. Fallo. Del resto, sull’abrogazione dei piani integrati e sul prosieguo dei lavori di urbanizzazione a Boccelle eri d’accordo anche tu …

Mario Michele Pascale – Presidente Comitato San Gordiano Boccelle