“Ridateci la Frasca e l’Antemurale”

CIVITAVECCHIA – Eggià, dopo l’Antemurale e la Mattonara, è finita anche la Frasca.
Ricordo che da bambino mio padre mi portava a pesca a piazza grande, alla breccetta, al gomito, al chiodo insomma, andavamo quasi tutti i giorni all’ Antemurale.
Ma da quando in porto ci sono le navi da crociera non è più possibile “per motivi di sicurezza”.
Molti amici di mio padre avevano la barca alla Mattonara, ma purtroppo per ampliare il porto e fare più spazio per le navi da crociera, la Mattonara è stata “spianata”.
Quando ero piccolo, nelle giornate soleggiate di gennaio, si andava tutti insieme alla frasca a mangiare i ricci appena pescati dai nostri genitori, ma da qualche anno non è più possibile perché è stato posto il limite di pochi ricci a pescatore.
Ricordo che comunque le barche alla frasca ci sono sempre state!!!
Ebbene, dietro tutte queste privazioni subite dai civitavecchiesi, c’è sempre stata la Capitaneria di porto di Civitavecchia. Non me ne vogliano tutti i comandanti che si sono succeduti negli anni, ma essendo quasi tutti “forestieri” non potranno mai capire l’importanza di certe tradizioni. Non me ne vogliano se mi permetto di scrivere che non hanno fatto bene il loro lavoro, permettendo per decine di anni di tenere ormeggiate “abusivamente” una decina di barche alla frasca. E non me ne voglia il neo sindaco se mi permetto di scrivere che anziché liquidare la questione con un “non ci compete”, avrebbe potuto manifestare un minimo di interesse riguardo l’ennesima privazione di cui sono vittime alcuni suoi concittadini.
Lo scrivo con il cuore, in nome di mio padre, Impero Massarelli, che ormai ci ha lasciato da tanti anni, il mare di Civitavecchia è il nostro e nessuno potrà mai impedirci di usufruirne:  riprendiamoci l’Antemurale e la Frasca, è un diritto dei civitavecchiesi. 

Giulio Massarelli