“Quando una tassa diventa qualcos’altro”

CIVITAVECCHIA – Spett/le Redazione,
come una grandine di meteoriti ci stanno colpendo le bollette “TARI” dagli importi talmente iperbolici, ingiustificati ed ingiustificabili per cui fors’anche quel famoso Sceriffo di Nottingham proverebbe un po’ vergogna. Se, infatti, un tributo di scopo – qual è per definizione una specifica “tassa” – dovrebbe essere il corrispettivo alla resa di un correlato servizio, allora vien da dire che per certe periferie, l’iniquità di questo ennesimo balzello induce a percepirlo snaturato in senso di odioso “pizzo legalizzato”. Perché ? Perché chi, come lo scrivente, da oltre 3 decenni residente in San Gordiano, qui vive, può essere buon testimone che mai come ora il Quartiere sta soffrendo di un totale abbandono igienico, ambientale e, perché no (?) anche sanitario, per la totale trascuranza di quel servizio di cui ci si esige il salatissimo pagamento.
Ad emblematico esempio, la dice lunga il fatto che, per la prima volta in memoria, mezzo quartiere sia stato lasciato nei ben quattro mesi scorsi sotto una spessa coltre di foglie secche di quegli eucalipti che prima o poi ( meglio prima che poi !) andranno per pubblica igiene sostituiti a completare il progetto già mezzo realizzato. Un grazie va, perciò, solo agli ultimi rovesci temporaleschi di giorni fa se “il grosso” sia stato disperso dagli improvvisati torrenti e finito chissà dove a causa dei tombini perennemente ostruiti e mai stasati; una testimonianza ne resta comunque, ad uso di qualche incredulo, a valle di Largo Cinciari…con la “ciliegina” centrale di un tombino fognario scoperchiato !
Ad onor del vero una frettolosa spazzatrice s’è vista passare, ma “dopo”, a raccogliere i rimasugli: e i tombini ? Come sempre ignorati . Verificare per credere ! Ed a proposito di spazzatrici, bastano le dita a contare le volte in cui, con periodicità di comete, sono apparse in qualche traversa del lungo Viale delle Strelitzie, apparendo che il loro impiego sia ( più o meno causalmente ) ristretto ad una accurata “passata” in Largo della Solidarietà – parcheggio CONAD, di proprietà privata (!) – indi , dopo una sosta degli addetti al Bar, una bella corsa in velocità per il lungo Viale, a raccattare quel che possono… ma non senza privarci della scia di fumo pestifero eruttante dagli scappamenti dei loro motori chissà se e come e quando manutenzionati!
E vogliamo dire dei cassonetti sventrati, danneggiati, scoperchiati, luridi e verosimilmente infetti e infettanti perchè mai lavati ? E vogliamo ancora dire della cervellotica periodicità dello svuotamento del “differenziato”, carta, plastica e vetro che spesso “giustifica” i rispettivi mucchi intorno per terra ? E, giacchè ci siamo, vogliamo aggiungere qualche altra “perla” fuori tema ? Per esempio l’annosa , abbondante perdita d’acqua in Via delle Viole tante volte e malamente “riparata” ed altrettante dopo breve tempo rigurgitante? Quante migliaia di tonnellate di buona acqua se ne sono andate mentre nei paraggi tanti rubinetti sono rimasti a secco la scorsa estate? E quante zanzare avrà prodotto e nutrito ? Ed a proposito di acqua sprecata : qualcuno in quel del Pincio s’è per caso accorto che al Parco Spigarelli è riaffiorata quella sorgiva che fra l’altro sta definitivamente rovinando (l’ex !) pista di pattinaggio ?
E sarebbe questo, per farla corta, il corrispettivo per cui tanto pesante ci si tassa? Mentre ci fa sorridere il candore dell’Assessora Tuoro sulla sortita del “costo totale del 2016 inferiore al 2015” e che solo “il 60%” paga! Che facciamo: come il famoso pollo di Trilussa sulle statistiche ? Dovremmo essere invece noi a chiedere: perchè si tollera che solo il 60% paghi? E che sta facendo il Municipio per stanare e punire gli evasori?
In verità ci si aspettava (…non tutti, però !) che finalmente un’Amministrazione di ben 5 stelle coronata tenesse fede a quella “discontinuità” gabellataci in campagna elettorale ; e non certo che si riconfermasse in quell’aneddoto della vecchina che in Chiesa pregava per una lunga vita al cinico dittatore del momento ed alle critiche del vicino di banco rispondeva : “figlio mio, sono vecchia e ne ho visti passare tanti, ma sempre il successivo è stato peggio del precedente” !!

Gennaro Goglia