“Possibile che la cultura nella nostra città si riduca al liscio?”

CIVITAVECCHIA – Undici le domande per la manifestazione di interesse pubblicata dal Comune per l’organizzazione degli eventi estivi, dopo il flop del precedente bando. Si parla di “iniziative a costo zero per l’amministrazione comunale” da portare a compimento a tempo di record. Il messaggio, duplice, è abbastanza semplice: 1) la cultura non vale niente e non costa niente e 2) “che ci vorrà mai ad organizzare qualcosa…” come se la cultura non necessitasse di un saper fare e di specifiche conoscenze e competenze. Ma mi chiedo: è questo mai un assessorato alla cultura? Io lo chiamerei “l’assessorato delle cose che non valgono niente”.
Sono curioso di sapere quali operatori culturali della nostra città hanno accettato di lavorare di fretta, rischiando una colossale figuraccia, e gratis. Quali le loro motivazioni e proposte “a costo zero”.
A questi io dico: se avallate questo sistema, cari colleghi, anche voi non valete nulla.
La giustificazione dell’amministrazione potrebbe essere semplice: non ci sono soldi per la cultura. Benissimo. Ma com’è che il pecunio magicamente appare per pagare l’orchestra Casadei, che notoriamente non vive di sola aria, e che sarà la punta di diamante della programmazione estiva? I soldi o ci sono o non ci sono. Mentre cerco disperatamente di rimanere serio mi viene da ridere: possibile che la cultura nella nostra città si riduca al liscio? Poi mi passa la voglia di ridere e mi indigno: penso al teatro di cui siamo capaci, che abbiamo anche esportato con successo. Penso a chi fa cortometraggi di qualità, a chi scrive storie, a chi fa musica, a chi dipinge e a chi fotografa. Che sono tanti. E vengono relegati nell’angolo del “gratis”, nel cono d’ombra della sufficienza, se non del ridicolo.
Con le risorse che vengono dirottate per pagare … l’orchestra Casadei.

Mario Michele Pascale – Presidente Ass. Spartaco