“Ma quale diminuzione dei limiti emissivi a Tvn”

CIVITAVAVECCHIA – Siamo rimasti di stucco di fronte all’assurda quanto falsa affermazione del Sindaco Tidei, e del suo partito di appartenenza, che grazie all’impegno dell’Amministrazione i limiti emissivi della centrale, in sede di rinnovo dell’AIA, abbiano subito una diminuzione giungendo a 260 t/a per le polveri, a 2100 t/a per gli ossidi di zolfo e a 3450 t/a per gli ossidi di azoto.
Limiti questi previsti già dal 2009 nel decreto di riesame dell’AIA n.970 che l’ENEL è tenuto a rispettare da quella data e che evidentemente il Sindaco, “profondamente attento alla salute dei cittadini”, non si è premurato di leggere.
Se veramente il Primo Cittadino e la sua maggioranza, fossero interessati alla martoriata situazione sanitaria cittadina, piuttosto che tentare di alzare il prezzo con ENEL per giungere ad una cospicua monetizzazione della salute dei cittadini e del proprio silenzio, dovrebbero, invece, pretendere una reale diminuzione delle emissioni inquinanti.
Innanzitutto contrastando la richiesta di ENEL di incremento delle ore di funzionamento, di aumento dei flussi di massa (es. quantità di carbone da bruciare) e di alcuni limiti emissivi, e pretendendo, invece, il rispetto di quei criteri per cui centinaia di cittadini stanno firmando la petizione da noi promossa, ovvero:
– limiti emissivi per il monossido di carbonio (CO), come attesi con l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e prescritti nel BREF sui grandi impianti di combustione (Large Combustion Plants), di 50 mg/Nm3;
– Utilizzo di carbone con contenuto in zolfo non superiore allo 0,3% come prescritto dall‘art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria della Regione Lazio;
– Rispetto dei flussi di massa come prescritti ed autorizzati con Decreto MAP/2003, con particolare riferimento al quantitativo di carbone utilizzabile, anche al fine di non inficiare la riduzione della centrale da quattro a tre gruppi;
– Rispetto delle ore di funzionamento come autorizzate con Decreto MAP/2003;
– Adeguamento del rendimento dell’impianto a livelli previsti dal BREF LCP e fissati nell’intervallo tra il 43 e il 47%;
Inoltre, partendo dai dati forniti da ENEL circa le emissioni relative all’anno 2011, che constano di 55 t/a per le polveri, 1892 t/a per gli ossidi di zolfo e 2971 t/a per gli ossidi di azoto (Dich.Emas agg. 2011), pretendere un abbassamento degli attuali limiti emissivi (ovvero quelli che Tidei ha spacciato per diminuzioni) ai valori che evidentemente, se ENEL non mente, sono raggiungibili.
Vogliamo sottolineare, ancora una volta, che il mancato rispetto di dette prescrizioni, oltre a configurarsi come violazione delle normative comunitarie, che non mancheremo di segnalare agli organi competenti, rappresenterebbe un ulteriore aggravio (con gravi effetti diretti quali aumento proporzionale di ictus, infarti, ischemie, acuzie respiratorie etc) per la già martoriata situazione della salute della popolazione del territorio denunciata proprio pochi giorni fa dal Dr. Forestiere e dal Procuratore Amendola.
Quando saranno seduti al tavolo delle trattative, quindi, il Sindaco e suoi rappresentanti ricordino di aver affermato che non avrebbero effettuato “nessuno sconto ad ENEL sull’ambiente” e tengano ben presente che il loro mandato non consiste nel pietire finanziamenti ad ogni costo, ma nel tenere fede al loro ruolo di tutori primi della salute dei cittadini: ogni nuovo malato di tumore in questo comprensorio è la realtà con cui le loro coscienze, volenti o nolenti, dovranno fare i conti.

Movimento No Coke Alto Lazio