“Ma che fanno i grilli al Palazzo?”

CIVITAVECCHIA – Spett/le Redazione e cari concittadini,
qualcuno ha mai visto un grillo saltare all’indietro? Nemmeno Kafka l’avrebbe immaginato! Eppure, ce la sta facendo quell’eterogenea tavolata di più o meno noti “ex” di dismesse bandiere, con qualche iniezione di neofite “facce nuove” (?), consacrata a Giunta Comunale da un ligio dipendente della “Grillo & Casaleggio-Associati S.p.A.” e sostenuta da un Consiglio a sua volta espressione di quell’ultimo “atto di fede” di sfiduciati elettori ispirati da quel vecchio adagio che “una nottata più nera delle precedenti non si sarebbe potuta replicare” ….INVECE ?! ..Invece, ad ormai un terzo di residuo mandato di questa nostra Amministrazione “a go-go”, eccoci qui, “gementes et flentes”, a guardarci intorno smarriti, chiedendoci se mai si fosse potuto far di peggio per far involvere questa città al più basso livello di degrado civico e di qualità di vita a memoria di generazioni di residenti.
Per chi s’era fatto incantare dall’esondante mongolfiera di pentastellate promesse elettorali ed ai più o meno interessati attuali corti di memoria, può giovare una “rinfrescata”di ripasso (per noioso che possa costare) dei ben 8 solenni capitoli di quel corposo manifesto politico di proclamati “interventi primari” per la rinascita cittadina : 1) LAVORO-ATTIVITA’ PRODUTTIVE-CULTURA-TURISMO 2) SOCIETA’ COMUNALI 3) POLITICHE SOCIALI E PARTECIPAZIONE. 4) TUTELA AMBIENTALE E DELLA SALUTE DEI CITTADINI. 5) SANITA’. 6)SCUOLA ED UNIVERSITA’. 7)SVILUPPO URBANISTICO. 8) VIABILITA’ E NUOVA CONCEZIONE DELLA CITTA’ (sic !). Ometto di proseguire sul Web a cercarvi i relativi dettagli, anche perchè…(e vorrà pur dire qualcosa) sono state rimossi !! Comunque poco male perchè sarebbe tempo perso per chi volesse setacciarsi quella greve, pomposa ammucchiata di impossibili impegni a trovarne uno, che sia uno solo, dal primo all’ultimo, che sia stato non dico compiutamente realizzato, ma, nella migliore delle ipotesi, seriamente, affrontato in approccio strutturale!
Brucia per tutti la burocratica gestione di quel capitale problema dell’acqua mai per così lungo tempo razionataci e pure inquinata, e per di più in temperature sahariane, con l’aggravio economico al cittadino per l’acquisto dell’acqua minerale sostitutiva !.. (I Centri Commerciali ringraziano !!) O dell’invasione del pattume multispecie che si sta stratificando ovunque a tappeto, vieppiù abbrutendo l’intera città. E le strade?! Serve ancora proseguire su quel che non può sfuggire agli occhi di tutti, a meno di chi se li copre per magari balbettarvi qualche stirata scusante ?
Ma a fronte del narcisismo “autosufficiente” della maggioranza, un’altra domanda sorge spontanea: esiste ancora un'”Opposizione” in Consiglio Comunale? Me lo chiedo (augurandomi di sbagliare) perchè mai in precedenza ne ricordo qualcuna tanto disarticolata, inerte ed àfona come ora!…A parte l’immancabile, monocorde vis polemica di qualcuno!
Nell’incertezza a questo punto se chiudere o proseguire, scelgo di andare avanti perchè credo non guasti aggiungere un”avviso ai naviganti” per il prossimo tsunami dialettico “stellato”che già ci s’affaccia per i prossimi mesi di elezioni a seguire. Per farci riflettere (e non solo) su quel Maggio 2014 in cui mal ce ne colse quando, sull’onda di un surreale successo nazionale di un egotista comico decotto in crisi di notorietà, riconvertitosi in tonitruante tribuno banditore di un’inedita politica del “vaffa” a tappeto, diluita nell’utopia del suo ascetico mèntore seguace di quel Rousseau sognatore di una impraticabile “democrazia diretta”, quando, dicevo appunto, in quel Maggio, molti concittadini pensarono che l’unica crocetta salvifica da segnare sulla scheda elettorale per la salvezza della nostra città potesse tracciarsi solo sotto quel fascinoso simbolo, forse proprio ad hoc mutuato dai volpini suoi ideatori da quella Guida Michelin in subliminale messaggio similgastronomico dei livelli di qualità che quel vademecum assegna appunto in numero di stelle!
Un pensiero farei infine su quel plurimillenario vaneggiamento di “democrazia diretta”
(dal popolo al Palazzo, senza intermediari – bello a dirlo!) che è stato l’infido mantra portante di tutta l’ideologia stellata “acchiappavoti”, ora riesumato in una fumosa “Piattaforma Rousseau”, che gabella in chiave popolar/digitalizzata quanto già in fasce fin da Atene ebbe poca vita, e di cui la Storia ha confermato poi, ad ogni sua successiva riproposizione, il naufragio per oggettiva impraticabilità; peggio, puntualmente e tragicamente (de)generando ad ogni tentata attuazione nell’esatto contrario in altrettanti regimi totalitari ; tutti mascherati ( guarda caso !) dal grido di “potere al popolo” e magari anche ricoperti con farlocche consultazioni “popolari”!
A qualcuno interessa, visto che chissà quanto ce lo sentiremo richiamare, come la pensava Rousseau? (da “Emilio – dell’Educazione”) “Dovendo combattere la natura o le istituzioni sociali, bisogna scegliere tra fare un uomo o un cittadino: l’uno e l’altro insieme non si può.”…Memento !

Gennaro Goglia