“L’Ospedale Padre Pio non può essere considerato di serie B”

CIVITAVECCHIA – La sentenza del Tar di questi giorni ha sospeso l’efficacia dei decreti del Commissario ad Acta sulla riorganizzazione della rete ospedaliera.
Decreti che avrebbero consentito un deciso depotenziamento dell’ospedale di Bracciano e lo scorporo della Risonanza Magnetica dalla radiologia del San Paolo come previsto dal piano aziendale.
Per questo oggi, come Meetup Civitavecchia in Movimento, invitiamo di nuovo ad ammettere, a chi ieri si è reso partecipe nell’elaborare ed approvare un atto aziendale sulla testa dei cittadini, che quell’atto rappresenterebbe un’alzata all’ennesimo schiaffo che Zingaretti potrebbe rivolgere al diritto alla salute.
Per nessuna ragione e in nessun modo, secondo noi, il nosocomio Padre Pio di Bracciano deve essere considerato di serie B rispetto ad altre strutture, così come fino ad oggi è accaduto per l’ospedale San Paolo di Civitavecchia ritenuto inspiegabilmente dalle politiche regionali di minore caratura rispetto ad altri ospedali laziali, non considerandone la posizione decisamente sensibile e caratterizzata per la sua vicinanza allo scalo portuale da una elevata affluenza.
Il nostro invito, in particolare, è quello di smetterla con il gioco della coperta corta, tanto amato dai politici quando si tratta di andare a riorganizzare specie in campo sanitario, ma odiato quando invece bisognerebbe andare a scoprire sprechi che per primi loro conoscono molto bene e che se non esistessero, siamo certi nessuna Asl e nessuna struttura sanitaria verrebbe penalizzata.

CiVitaVecchia in MoVimento